SCHEGGE
a cura di Rossana De Lucia & Nicola Giordano
Ti Regalo Un Coltello
di Nicola Giordano
Non ti darò un fiore o una perla.
Ti regalo un coltello.
Oppure un sole scuro racchiuso in un guscio
devi aprirlo tu per fare luce.
Una luce preziosa che lenta rinasce,
come l'amore.
Ti regalo un coltello
bagnato di lacrime, bagnato di sale.
Ogni tua ferita curerà stanne certa.
Non voglio esser banale:
sarà un regalo prezioso e tagliente
sulle tue labbra resterà, possessivo e fedele.
Ti regalo un coltello
afferralo a due mani, stringilo pensandomi
non ti darà dolore, nè paura nè sangue.
Si attaccherà alle tue dita e con esso:
taglierai i confini tuoi.
Ti regalo un coltello.
Oppure un sole scuro racchiuso in un guscio
devi aprirlo tu per fare luce.
Una luce preziosa che lenta rinasce,
come l'amore.
Ti regalo un coltello
bagnato di lacrime, bagnato di sale.
Ogni tua ferita curerà stanne certa.
Non voglio esser banale:
sarà un regalo prezioso e tagliente
sulle tue labbra resterà, possessivo e fedele.
Ti regalo un coltello
afferralo a due mani, stringilo pensandomi
non ti darà dolore, nè paura nè sangue.
Si attaccherà alle tue dita e con esso:
taglierai i confini tuoi.
Una Rosa che non c'è più.
di Rossana De Lucia
Come nascosta nella stanza accanto
Si è rifugiata stanca.
Il vuoto è esploso tutto intorno
E le lacrime cadute infinite.
Alzo gli occhi al cielo e cerco i tuoi
Sembro sentire suoni antichi
Sono qui, non lontano, solo dall’altra parte
Sembrano sussurrarmi all’orecchio.
L’anima si distacca, vaga tra nuvole
E dopo un po' si adagia felice
Ai piedi di un albero verde.
Questa è la morte, questo il lutto.
Non hanno nido le bugie.
Tutto è verità e nero trapasso.
Non voglio piangere, non voglio dolore
Come un diamante incastrato nella roccia
Così sarai nel mio cuore.
Per tutta la mia vita.
Si è rifugiata stanca.
Il vuoto è esploso tutto intorno
E le lacrime cadute infinite.
Alzo gli occhi al cielo e cerco i tuoi
Sembro sentire suoni antichi
Sono qui, non lontano, solo dall’altra parte
Sembrano sussurrarmi all’orecchio.
L’anima si distacca, vaga tra nuvole
E dopo un po' si adagia felice
Ai piedi di un albero verde.
Questa è la morte, questo il lutto.
Non hanno nido le bugie.
Tutto è verità e nero trapasso.
Non voglio piangere, non voglio dolore
Come un diamante incastrato nella roccia
Così sarai nel mio cuore.
Per tutta la mia vita.
Sto Solo Pensando A Te.
di Nicola Giordano
E se mi vedi col cuore chiuso
mi tiri di tutto addosso
e se invece mi spoglio dell’anima
dici che sono sempre lo stesso.
Ci vorrebbero 13 mesi l'anno
e un respiro in più ogni volta.
Vedi la strada davanti
perdiamoci lì ogni notte.
Alzo gli occhi al cielo
sbattono sopra il vento
e se mi vedi distratto ancora
sto solo pensando a te.
mi tiri di tutto addosso
e se invece mi spoglio dell’anima
dici che sono sempre lo stesso.
Ci vorrebbero 13 mesi l'anno
e un respiro in più ogni volta.
Vedi la strada davanti
perdiamoci lì ogni notte.
Alzo gli occhi al cielo
sbattono sopra il vento
e se mi vedi distratto ancora
sto solo pensando a te.
Visioni Nel Cuore
di Nicola Giordano
Quando sotto alberi anneriti
soffia un vento profumato
e proprio da quel buco che nasce la vita
da spiriti e demoni rapita.
Portano vesti strappate
le donne che vivono quei luoghi
il loro rumore è melodia
si sentono vivere, si sentono amare.
Tu viaggiatore che passi di lì
non perderti, non indugiare;
come sirene possono legare.
Sotto i loro piedi hanno fratelli
in ginocchio la gente che si ferma a guardare.
Dalla nebbia esce un pallido viso
è la coscienza che ondeggia in silenzio.
Che tu possa leggere nel mio cuore.
soffia un vento profumato
e proprio da quel buco che nasce la vita
da spiriti e demoni rapita.
Portano vesti strappate
le donne che vivono quei luoghi
il loro rumore è melodia
si sentono vivere, si sentono amare.
Tu viaggiatore che passi di lì
non perderti, non indugiare;
come sirene possono legare.
Sotto i loro piedi hanno fratelli
in ginocchio la gente che si ferma a guardare.
Dalla nebbia esce un pallido viso
è la coscienza che ondeggia in silenzio.
Che tu possa leggere nel mio cuore.
A Bassa Voce
di Nicola Giordano
C'è un'aria in giro che produce destini
che ingegna la mente
che traffica con gli occhi
i nostri sguardi di sempre.
Dove sta il tempo che dicevi?
Le ombre spesso son giganti
abbaiano nascoste e non si scappa.
Un vento lirico ci scuote dentro
con la tua anima mi curi le ferite
salendo e scendendo
navigando a vista la riva.
E' un troppo sognare non v'è dubbio
costruiamo ponti sui nostri sospiri
a bassa voce ma dolenti e mai sfiniti.
M'affatico a seguire la linea
che c'è ma non si vede
e alla fine straripa
la parola straripa sul foglio.
che ingegna la mente
che traffica con gli occhi
i nostri sguardi di sempre.
Dove sta il tempo che dicevi?
Le ombre spesso son giganti
abbaiano nascoste e non si scappa.
Un vento lirico ci scuote dentro
con la tua anima mi curi le ferite
salendo e scendendo
navigando a vista la riva.
E' un troppo sognare non v'è dubbio
costruiamo ponti sui nostri sospiri
a bassa voce ma dolenti e mai sfiniti.
M'affatico a seguire la linea
che c'è ma non si vede
e alla fine straripa
la parola straripa sul foglio.
Il Sottile Confine
di Nicola Giordano
Gli occhi all’orizzonte fissi come punti
passava il momento che separa la notte.
Nuda e ferma sul bianco del letto
come la vita, come la bocca.
Dove sei? Ora e per sempre
tra impalliditi muri di sottile confine
ostacoli cerulei che nulla sanno fermare
ma che nulla riescono a dare.
La tua forma mi hai dato,
la cancello e la riscrivo per me
con la mano appoggiata alla tua pancia;
il respiro dell’anima avverto.
Nelle immagini disordinate del nostro libro
guardo i nostri nomi,
tocco il sangue mio.
Sempre meno, fino a sparire insieme.
passava il momento che separa la notte.
Nuda e ferma sul bianco del letto
come la vita, come la bocca.
Dove sei? Ora e per sempre
tra impalliditi muri di sottile confine
ostacoli cerulei che nulla sanno fermare
ma che nulla riescono a dare.
La tua forma mi hai dato,
la cancello e la riscrivo per me
con la mano appoggiata alla tua pancia;
il respiro dell’anima avverto.
Nelle immagini disordinate del nostro libro
guardo i nostri nomi,
tocco il sangue mio.
Sempre meno, fino a sparire insieme.
Tra le Nuvole
di Nicola Giordano
Magari ha ragione la donna leone
La vita scorre silenziosa
Ognuno ha la sua dose di fantasia
Accendi la TV.
Qualcuno è in fila da anni
Aspetta l’amore in mezzo alla gente
E noi guardiamo, aggrappati ad un cielo
Tra nuvole e bianchi pensieri.
Ci sei tu
Che mi tieni su la vita.
L’ unica cosa certa è che c’è una porta
E la mia chiave l’hai tu.
La vita scorre silenziosa
Ognuno ha la sua dose di fantasia
Accendi la TV.
Qualcuno è in fila da anni
Aspetta l’amore in mezzo alla gente
E noi guardiamo, aggrappati ad un cielo
Tra nuvole e bianchi pensieri.
Ci sei tu
Che mi tieni su la vita.
L’ unica cosa certa è che c’è una porta
E la mia chiave l’hai tu.
Il Mondo è Nudo.
di Nicola Giordano
Passerà il nostro giorno come un sogno
nel freddo di ogni inverno.
Come su un mare arrabbiato
il mondo è nudo di nuovo.
Tieni in mano la mia sigaretta
è rossa, è sola, è la stessa.
Nel solito bosco di notte andrai
rimescolando pensieri e sospiri.
Sgretolate senza rumore
le tue parole timide e leggere.
Affondavano le case e annegavano i salotti
ogni finestra rideva per noi.
Un silenzio scolorito lo accoglieva
pelle e corpo e un unico alito caldo.
Lì nella piazza antica del paese
la testa fra le mani batteva
e capelli come rami d'autunno.
E il mondo è nudo di nuovo.
nel freddo di ogni inverno.
Come su un mare arrabbiato
il mondo è nudo di nuovo.
Tieni in mano la mia sigaretta
è rossa, è sola, è la stessa.
Nel solito bosco di notte andrai
rimescolando pensieri e sospiri.
Sgretolate senza rumore
le tue parole timide e leggere.
Affondavano le case e annegavano i salotti
ogni finestra rideva per noi.
Un silenzio scolorito lo accoglieva
pelle e corpo e un unico alito caldo.
Lì nella piazza antica del paese
la testa fra le mani batteva
e capelli come rami d'autunno.
E il mondo è nudo di nuovo.
Fuori Orario.
di Nicola Giordano
La notte arriva veloce
non ha riva su cui sconfinare
si gira su stessa
curva ed esplora il vento.
Specchi tutto intorno
per cercare raggi di sole
la notte ride beffarda
indicando il suo labirinto.
La luna è la sua consigliera
amante fedele di sempre.
Tu mi guardi nel letto
ed entri nel tuo corpo.
Fuori orario.
Sono vertigini fuori orario.
non ha riva su cui sconfinare
si gira su stessa
curva ed esplora il vento.
Specchi tutto intorno
per cercare raggi di sole
la notte ride beffarda
indicando il suo labirinto.
La luna è la sua consigliera
amante fedele di sempre.
Tu mi guardi nel letto
ed entri nel tuo corpo.
Fuori orario.
Sono vertigini fuori orario.
Apri Tu.
di Nicola Giordano
Qualcosa si muove
la mia armatura
come una danza
mi porta lentamente via.
Porta i miei sogni a te
come una preda.
Vuoto di pensieri
e lembi di stracci bianchi
echi di battaglie si sentono.
Ma sono finite. Lontane e finite.
Bussano alla porta.
Apri tu
che io resto a guardarti.
Lento.Battito d'ali.
la mia armatura
come una danza
mi porta lentamente via.
Porta i miei sogni a te
come una preda.
Vuoto di pensieri
e lembi di stracci bianchi
echi di battaglie si sentono.
Ma sono finite. Lontane e finite.
Bussano alla porta.
Apri tu
che io resto a guardarti.
Lento.Battito d'ali.
Guardami.
di Nicola Giordano
Guardami.Sono l'uomo in mezzo al mare
con la faccia sporca di fango
e le mani sui fianchi.In attesa.
Sto inciampando per strada
perchè vedo te.
Come un'ombra che dietro mi segue.
Corro sul bordo della collina
armeggio col fiato e distratto
allungo una mano.
Mi tocchi e ti tocco
ti porto una rosa anche se non ne ho.
Sopravvissuti e sudati
mettiamoci in fila.
Guardami e un senso non c'è.
con la faccia sporca di fango
e le mani sui fianchi.In attesa.
Sto inciampando per strada
perchè vedo te.
Come un'ombra che dietro mi segue.
Corro sul bordo della collina
armeggio col fiato e distratto
allungo una mano.
Mi tocchi e ti tocco
ti porto una rosa anche se non ne ho.
Sopravvissuti e sudati
mettiamoci in fila.
Guardami e un senso non c'è.
Il Mare Dentro.
di Nicola Giordano
C’è una porta rossa
la vedo da lontano e vorrei buttarla giù
o almeno cambiarle colore.
A seconda del mio umore.
Ti vedo passare distratta
col tuo vestitino estivo
mi volto a guardarti.
E l’oscurità arrossisce per te.
Vedo una fila lunga di macchine
la strada urla di caldo
suda l’asfalto e sudano le finestre.
Quei pensieri non torneranno più.
Credo che c’è un mare dentro
dentro ognuno di noi
un’onda, una bufera ed una forte tempesta.
La barca che ci salva è lì.
Dentro ognuno di noi.
la vedo da lontano e vorrei buttarla giù
o almeno cambiarle colore.
A seconda del mio umore.
Ti vedo passare distratta
col tuo vestitino estivo
mi volto a guardarti.
E l’oscurità arrossisce per te.
Vedo una fila lunga di macchine
la strada urla di caldo
suda l’asfalto e sudano le finestre.
Quei pensieri non torneranno più.
Credo che c’è un mare dentro
dentro ognuno di noi
un’onda, una bufera ed una forte tempesta.
La barca che ci salva è lì.
Dentro ognuno di noi.
Nella Nostra Folle Stanza.
di Nicola Giordano
Scopriremo insieme nuove Americhe
sventolando in alto le nostre paure più nere
disegneremo addosso tanto coraggio
che lo vedano tutti. Anche al buio.
Tutte le notti a bere
prenderò le nuvole più bianche per pulirti il viso
alzerò monumenti
folli e strani da dedicare solo a te.
Mentre la gente scappa
inseguendo comete false
inseguendo le luci arse.
Insieme ci metteremo a tremare.
Chiusi nella nostra stanza.
sventolando in alto le nostre paure più nere
disegneremo addosso tanto coraggio
che lo vedano tutti. Anche al buio.
Tutte le notti a bere
prenderò le nuvole più bianche per pulirti il viso
alzerò monumenti
folli e strani da dedicare solo a te.
Mentre la gente scappa
inseguendo comete false
inseguendo le luci arse.
Insieme ci metteremo a tremare.
Chiusi nella nostra stanza.
Colore dei tuoi occhi.
di Nicola Giordano
Il nocciola dei tuoi occhi
zittisce il mio silenzio.
La mia anima si colora,
un colore mai visto prima.
La notte diventa luce
la strada maestra si fa più chiara
e tutto ride intorno.
Il nocciola dei tuoi occhi
apre pensieri e menti.
Ferma le burrasche invernali.
Lucido, profondo e lento
mi portano lontano.
Cose nascoste.
di Nicola Giordano
Da lontano vedo tutto
pozzi, pietre laviche e ginestre
finestre con denti in ferro
bicchieri mezzi vuoti e matite spezzate a metà.
Fogli scritti da una mente che vive nell’aria
sogni alle pareti e quadri attaccati ai pensieri miei.
Sono tutte cose nostre
cose nascoste.
Per non essere salvati.
Ho visto un Dio.
di Nicola Giordano
Mi sveglio alle tre e scendo dal letto
ho le mani perse nei tuoi capelli
le luci della città sfrecciano
sono lunghi diamanti affilati.
Il cuore tuona e prega lento
i tuoi fianchi spengono ogni dubbio
i miei pensieri indietreggiano
tremano in un angolo della tua stanza.
Le nuvole sono attaccate al mio soffitto
allungo le mani come un mago
cerco il sentiero del mio sogno
vedo grattacieli e vedo le tue unghie blu.
La stazione si sposta ogni volta
prendo il treno senza guardare
lo so che troverò te.Ho visto un Dio.
Sul mio binario troverò sempre te.
Il Fare Discreto.
di Rossana De Lucia
Respingo il silenzio
Detesto il volare del tempo.
Ritraggo noi ogni sera
prego i demoni lontani
lontani, ancora per poco.
Afferro l’amore nell’aria
al petto lo stringo sicuro.
Sussurro con voce di lusinga
E un vortice smuove le vene.
Detesto il volare del tempo.
Ritraggo noi ogni sera
prego i demoni lontani
lontani, ancora per poco.
Afferro l’amore nell’aria
al petto lo stringo sicuro.
Sussurro con voce di lusinga
E un vortice smuove le vene.
Senza fiato.
di Nicola Giordano
Ho bevuto le lacrime dolci
per darti la forza nascosta.
Ho nascosto i dolori profondi
per dare solo sorrisi al tuo viso.
Ho rapito il sale dal mare
per farti navigare senza pensieri.
Ho cancellato le nuvole nere
per rendere leggero il tuo passo.
Ho tagliato le ali ai tuoi sogni
per renderli concreti in terra.
Adesso mi sono accorto che
la nostra stanza è piccola;
abbattiamo i muri
alziamo il soffitto ora.
Senza fiato.
Non ci sarà più vento.
Non ci sarà più tempo.
per darti la forza nascosta.
Ho nascosto i dolori profondi
per dare solo sorrisi al tuo viso.
Ho rapito il sale dal mare
per farti navigare senza pensieri.
Ho cancellato le nuvole nere
per rendere leggero il tuo passo.
Ho tagliato le ali ai tuoi sogni
per renderli concreti in terra.
Adesso mi sono accorto che
la nostra stanza è piccola;
abbattiamo i muri
alziamo il soffitto ora.
Senza fiato.
Non ci sarà più vento.
Non ci sarà più tempo.
Tenaci disagi.
di Nicola Giordano
Della parola amore.Ne ho letto tutti i libri
sentirla arrivare.Ogni volta arrivare
con gabbiani leggeri
spinta da schiuma di mare.
Ma il mio cuore è cieco
tenaci disagi gli battono dentro.
Ma i suoi occhi da faro saranno
su navi esotiche salpate di notte.
Il vento gli alberi spezzerà ancora
perduti insieme saremo
ma insieme come magici aromi
sibillini ed effimeri saranno.
I miei tenaci disagi.
sentirla arrivare.Ogni volta arrivare
con gabbiani leggeri
spinta da schiuma di mare.
Ma il mio cuore è cieco
tenaci disagi gli battono dentro.
Ma i suoi occhi da faro saranno
su navi esotiche salpate di notte.
Il vento gli alberi spezzerà ancora
perduti insieme saremo
ma insieme come magici aromi
sibillini ed effimeri saranno.
I miei tenaci disagi.
Notte e parole.
di Nicola Giordano
Notte,conserva ancora spettri e serpenti
ricca di rumori sordi e lividi antichi.
Notte,conserva sempre le tue forme scolpite
su muri bagnati,con duri tetti d'estate.
Credete pure ciò che volete.Vi sbagliate già
cari amici e nemici.Poco riuscite a capire.
Posso solo dirvi che mai capirete la notte.
Solo tu,che la mano fiera mi dai
puoi capirla nei suoi desolati spazi.
Solo tu,la notte con me,
un senso darai a quelle ore.
ricca di rumori sordi e lividi antichi.
Notte,conserva sempre le tue forme scolpite
su muri bagnati,con duri tetti d'estate.
Credete pure ciò che volete.Vi sbagliate già
cari amici e nemici.Poco riuscite a capire.
Posso solo dirvi che mai capirete la notte.
Solo tu,che la mano fiera mi dai
puoi capirla nei suoi desolati spazi.
Solo tu,la notte con me,
un senso darai a quelle ore.
E il nostro soffitto...
di Nicola Giordano
Amore mio
noi abbiamo due universi uguali
uniti l'uno all'altro.
Sembrano malattie
grandi promesse da fare agli altri
a chi conosciamo e a chi odiamo.
Amore mio
noi abbiamo voglie e follie senza fine
percorsi da fare e mari da guardare.
Abbiamo una porta da oltrepassare
archi da superare
che sciolgono le gambe.
Le parole si fanno vento
non le puoi vedere,
non le puoi toccare.
E il nostro soffitto...
si riempie d'amore.
noi abbiamo due universi uguali
uniti l'uno all'altro.
Sembrano malattie
grandi promesse da fare agli altri
a chi conosciamo e a chi odiamo.
Amore mio
noi abbiamo voglie e follie senza fine
percorsi da fare e mari da guardare.
Abbiamo una porta da oltrepassare
archi da superare
che sciolgono le gambe.
Le parole si fanno vento
non le puoi vedere,
non le puoi toccare.
E il nostro soffitto...
si riempie d'amore.
Controvento.
di Nicola Giordano
Ecco il mio regalo per te
è cuore,è sangue, è fiato
è il discorso che non ho mai fatto,
quello che farò.Controvento.
Ero senza pace,senza luce
un regno in guerra
un mare agitato
senza te.
Dietro a quell'ombra
eri nascosta da anni
rapiti i miei occhi
che aggrappati alle rocce erano.
Sull'ultima spiaggia mi hai portato
in mezzo al tuo cerchio
universo di fuoco
nel mezzo della verità
tra carne e respiro
dentro agli specchi siamo scomparsi.
è cuore,è sangue, è fiato
è il discorso che non ho mai fatto,
quello che farò.Controvento.
Ero senza pace,senza luce
un regno in guerra
un mare agitato
senza te.
Dietro a quell'ombra
eri nascosta da anni
rapiti i miei occhi
che aggrappati alle rocce erano.
Sull'ultima spiaggia mi hai portato
in mezzo al tuo cerchio
universo di fuoco
nel mezzo della verità
tra carne e respiro
dentro agli specchi siamo scomparsi.
Cerco l'Estate.
di Nicola Giordano
Aria
fuoco
tempo
e notte.
Domani scendo all'Inferno
la montagna o la foresta
cerco l'estate
lungo le tue gambe rosa.
L'orologio segna l'ora
è l'ora degli affanni
e dei baci e degli schiaffi.
Ti prego non ti voltare
tutto svanirà,non ti voltare
chi si ferma resta indietro
è l'ora degli abbracci.
Fuori la gente urla
ma io cerco l'estate
sulla tua pelle ancora.
Ancora cerco l'estate.
fuoco
tempo
e notte.
Domani scendo all'Inferno
la montagna o la foresta
cerco l'estate
lungo le tue gambe rosa.
L'orologio segna l'ora
è l'ora degli affanni
e dei baci e degli schiaffi.
Ti prego non ti voltare
tutto svanirà,non ti voltare
chi si ferma resta indietro
è l'ora degli abbracci.
Fuori la gente urla
ma io cerco l'estate
sulla tua pelle ancora.
Ancora cerco l'estate.
Anatomia di un Amore.
di Rossana De Lucia
Una storia d'amore inizia così
con una bugia
e un silenzio infinito.
Ognuno dei due lo sa
il ghiaccio, i gesti e gli occhi
è un rito dell'anima.
Le sillabe pronunciate
il telefono che squilla impazzito
l'antico parlare e il moderno capire.
Si vive mischiati
giorno per giorno
in un formale intreccio di lacrime.
E di sorrisi.Itineranti.
Sia lui che lei lo sanno
aggirando controlli,fuggendo paure
sepolti sotto le frasi mai sospirate
vivono i loro cuori silenti.
Spinte dalla rabbia e dal dolore
le parole di lei restano nell'aria.
E lui cosa fa?
Accetta la sfida.
con una bugia
e un silenzio infinito.
Ognuno dei due lo sa
il ghiaccio, i gesti e gli occhi
è un rito dell'anima.
Le sillabe pronunciate
il telefono che squilla impazzito
l'antico parlare e il moderno capire.
Si vive mischiati
giorno per giorno
in un formale intreccio di lacrime.
E di sorrisi.Itineranti.
Sia lui che lei lo sanno
aggirando controlli,fuggendo paure
sepolti sotto le frasi mai sospirate
vivono i loro cuori silenti.
Spinte dalla rabbia e dal dolore
le parole di lei restano nell'aria.
E lui cosa fa?
Accetta la sfida.
Sospiro.
di Nicola Giordano
Apri la tua bocca rossa
respira e senti il fuoco
il vento dell'Oceano
è il sospiro che ti dà vita.
Così muoio e poi rinasco
e fermo la testa
e fermo tutti i perchè.
Salti e poi salti e fughe
la scia è sempre lì
si tocca e si sente
e mi lancio nei tuoi occhi.
C'è una nave che sta partendo
la prendiamo,la prendiamo.
E' il sospiro che ci dà vita.
respira e senti il fuoco
il vento dell'Oceano
è il sospiro che ti dà vita.
Così muoio e poi rinasco
e fermo la testa
e fermo tutti i perchè.
Salti e poi salti e fughe
la scia è sempre lì
si tocca e si sente
e mi lancio nei tuoi occhi.
C'è una nave che sta partendo
la prendiamo,la prendiamo.
E' il sospiro che ci dà vita.
Vie di Fuga.
di Nicola Giordano
Annego.In cui credo e in cui vedo,
voglio averti.Ora.
Rinasco,ogni sera per te
davanti alla porta gialla.
Fumo dolce e bourbon.
Ammazzo il tempo,vivo,
non andare,resta.E' festa.
I tuoi sorrisi matti
graffi il muro coi tuoi occhi grigi.
Scappo in soffitta in mezzo ai fantasmi,
seguimi,attimi,fulmini.
Autostrade e ferrovie lungo il cammino
le vedo,le vedi.Vie di fuga.Non andare.
Persone deluse si aggrappano ai ricordi
pietà per loro,ma solo per poco.
Liquidi che scorrono,vetri rotti.
Le ali si fanno tremanti.Il fiato di ghiaccio.
Crolla il pavimento,si cade giù.
E la tua pelle è lì.E' son felice.
voglio averti.Ora.
Rinasco,ogni sera per te
davanti alla porta gialla.
Fumo dolce e bourbon.
Ammazzo il tempo,vivo,
non andare,resta.E' festa.
I tuoi sorrisi matti
graffi il muro coi tuoi occhi grigi.
Scappo in soffitta in mezzo ai fantasmi,
seguimi,attimi,fulmini.
Autostrade e ferrovie lungo il cammino
le vedo,le vedi.Vie di fuga.Non andare.
Persone deluse si aggrappano ai ricordi
pietà per loro,ma solo per poco.
Liquidi che scorrono,vetri rotti.
Le ali si fanno tremanti.Il fiato di ghiaccio.
Crolla il pavimento,si cade giù.
E la tua pelle è lì.E' son felice.
Parole e Vento.
di Nicola Giordano
La mia parola non ha pace
come un vento fiero e secco
che si sgretola sul muro alto.
Come un'identità che urla
che grida vigorosa
che non esiste identità.
Il testo si fa pretesto
l'accidentalità si trasforma
e una nuova occasione nasce.
La mia parola usa e non si fa usare
crudeltà e meraviglia del verbo
non crea illusioni,ma sogni.
Per conoscere il demonio
per infrangere i tabù.
Serve un canto
questo canto che continua
a tagliarmi il cuore.
La mia parola vuole te.
come un vento fiero e secco
che si sgretola sul muro alto.
Come un'identità che urla
che grida vigorosa
che non esiste identità.
Il testo si fa pretesto
l'accidentalità si trasforma
e una nuova occasione nasce.
La mia parola usa e non si fa usare
crudeltà e meraviglia del verbo
non crea illusioni,ma sogni.
Per conoscere il demonio
per infrangere i tabù.
Serve un canto
questo canto che continua
a tagliarmi il cuore.
La mia parola vuole te.
La Mia Valigia.
di Rossana De Lucia
Porte,varchi luminosi e strade
davanti a me, tu e tutto il resto
conseguenza ed essenza
ponti che tremano
sfiorati solo dall'aria.
Anche se brillano
sembrano trappole e niente tesori.
Invecchiare insieme
vivere insieme
prospetti di idillio
con il cuore sempre in gola.
Senza ragioni,perchè ci piace.
Il peccato originale
segna le nostre ore.
Spalmo i miei baci su pietre laviche
le mie parole su barche ancorate;
sorprese,ideali e carte da gioco
è un bagaglio leggero
la mia valigia.
davanti a me, tu e tutto il resto
conseguenza ed essenza
ponti che tremano
sfiorati solo dall'aria.
Anche se brillano
sembrano trappole e niente tesori.
Invecchiare insieme
vivere insieme
prospetti di idillio
con il cuore sempre in gola.
Senza ragioni,perchè ci piace.
Il peccato originale
segna le nostre ore.
Spalmo i miei baci su pietre laviche
le mie parole su barche ancorate;
sorprese,ideali e carte da gioco
è un bagaglio leggero
la mia valigia.
Lei Per Me.
di Nicola Giordano
Molti mi chiedono cosa è lei per te?
E' un fiume fatto di fuoco,rosso e caldo
è una pianta verde,che brilla e respira.
E' una barca in mezzo al mare senza marinaio
impaziente e fiera
è un arco che penetra senza dolore.
Molti mi chiedono cosa è il vostro amore?
E' un fiore fatto di carta e preghiere
è questa poesia,scritta di notte.
E' ansia, è paura
è un cuore spavaldo denso di aria
lei resta lì,seduta sul letto.
E poi tutto tace.
E' un fiume fatto di fuoco,rosso e caldo
è una pianta verde,che brilla e respira.
E' una barca in mezzo al mare senza marinaio
impaziente e fiera
è un arco che penetra senza dolore.
Molti mi chiedono cosa è il vostro amore?
E' un fiore fatto di carta e preghiere
è questa poesia,scritta di notte.
E' ansia, è paura
è un cuore spavaldo denso di aria
lei resta lì,seduta sul letto.
E poi tutto tace.
Mistero più bello.
di Nicola Giordano
Ti penso
con i tuoi gesti avventati e dolci
con le tue riflessioni dorate e felici
come morbide rondini leggere
e scoppia il sole al suono della tua voce.
Ti penso
con i tuoi occhi liquidi e caldi
e quelle mani che sembrano velieri
con le tue gambe,colonne di un tempio sacro.
Ti penso
ogni ora e ogni istante
e sarai sempre il mio mistero più bello.
con i tuoi gesti avventati e dolci
con le tue riflessioni dorate e felici
come morbide rondini leggere
e scoppia il sole al suono della tua voce.
Ti penso
con i tuoi occhi liquidi e caldi
e quelle mani che sembrano velieri
con le tue gambe,colonne di un tempio sacro.
Ti penso
ogni ora e ogni istante
e sarai sempre il mio mistero più bello.
Dialoghi a Mezzanotte.
di Nicola Giordano
Lui dice: fammi ascoltare
lei dice: senti la mia voce
lui dice: ti prego ancora una volta
lei dice: certo,tutta la vita
lui dice: ora fammi toccare
lei dice: solo tu puoi farlo davvero
lui dice: rimango perchè ho voglia
lei dice: fallo allora e io ti aspetterò
lui dice: adesso è ora di andare
lei dice: certo ma spegniamo la luce
lui dice: già fatto ma la luce rimane
lei dice: è solo l'inizio.L'inizio di noi.
lei dice: senti la mia voce
lui dice: ti prego ancora una volta
lei dice: certo,tutta la vita
lui dice: ora fammi toccare
lei dice: solo tu puoi farlo davvero
lui dice: rimango perchè ho voglia
lei dice: fallo allora e io ti aspetterò
lui dice: adesso è ora di andare
lei dice: certo ma spegniamo la luce
lui dice: già fatto ma la luce rimane
lei dice: è solo l'inizio.L'inizio di noi.
Ninfe di notte.
di Nicola Giordano
Ninfe dolci e ipnotiche
lungo la riva ho incontrato
mi parlano di me
di quello che ero,sono o sarò.
Non hanno corpo e materia
sono aria,pura del cielo
mi parlano ancora,raccontano e gridano.
La vita ho davanti,mi dicono tutte
il cielo ad un passo,basta solo volerlo
ma adesso fermati qua.
Le ninfe arrivano di notte
mi legano forte e trascinano via
mi cantano,sussurrano,di mari lontani
ed io le ascolto accigliato.
Come Ulisse e le sirene
non voglio ascoltarle
mi giro sul fianco e abbraccio la vita
lungo la riva ho incontrato
mi parlano di me
di quello che ero,sono o sarò.
Non hanno corpo e materia
sono aria,pura del cielo
mi parlano ancora,raccontano e gridano.
La vita ho davanti,mi dicono tutte
il cielo ad un passo,basta solo volerlo
ma adesso fermati qua.
Le ninfe arrivano di notte
mi legano forte e trascinano via
mi cantano,sussurrano,di mari lontani
ed io le ascolto accigliato.
Come Ulisse e le sirene
non voglio ascoltarle
mi giro sul fianco e abbraccio la vita
La neve mia.
di Nicola Giordano
Scende la neve
che accadrà domani?
In mezzo al ghiaccio e ai pini
la curva passa veloce.
Come un segno senza fine
senza significato e senza colore
vedo l'aria arrivare
e pietre colpire il mio ego.
Vedere e vedermi
fermo e in movimento
le finestre si chiudono
ma la porta si spalanca.
Di nuovo qui.Ti riconosco.
La coscienza mia sei
la mia stessa libertà
che nutre i sogni miei.
Ti avevo attesa.Da anni.
La notte mia,la neve mia.Sei.
che accadrà domani?
In mezzo al ghiaccio e ai pini
la curva passa veloce.
Come un segno senza fine
senza significato e senza colore
vedo l'aria arrivare
e pietre colpire il mio ego.
Vedere e vedermi
fermo e in movimento
le finestre si chiudono
ma la porta si spalanca.
Di nuovo qui.Ti riconosco.
La coscienza mia sei
la mia stessa libertà
che nutre i sogni miei.
Ti avevo attesa.Da anni.
La notte mia,la neve mia.Sei.
Sangue e Miele.
di Rossana De Lucia
Da molto tempo legati
chiusi con mani unite nelle sere
li dove le luci restano timide e spaurite
e a volte tremano.
Da molto tempo la mia testa è arcobaleno
perchè il tuo bacio è fuoco
come i colori e i suoni della mia città.
Quella città che non ricordo più
perchè la vita ti porta altrove
in mezzo a sangue e miele e parole d'Amore.
In questo modo nuovi simboli nascono
dalla terra umida e nera.
Noi ci mettiamo in mezzo ad essa
in un ballo lento
che diventa giorno,che diventa notte.
chiusi con mani unite nelle sere
li dove le luci restano timide e spaurite
e a volte tremano.
Da molto tempo la mia testa è arcobaleno
perchè il tuo bacio è fuoco
come i colori e i suoni della mia città.
Quella città che non ricordo più
perchè la vita ti porta altrove
in mezzo a sangue e miele e parole d'Amore.
In questo modo nuovi simboli nascono
dalla terra umida e nera.
Noi ci mettiamo in mezzo ad essa
in un ballo lento
che diventa giorno,che diventa notte.
Alla deriva.
di Nicola Giordano
C'è una pietra bianca in ognuno
la più bianca che esista
simbolo di forza
e di belle anime in rivolta.
E' la voce lenta di chi non dorme
di chi insonne ascolta ogni sera
il suono del cuore
del suo cuore innamorato.
A che serve pensare.Aspetta
che l'oggi diventi domani
che le labbra dell'alba
antiche le tue labbra bacino.
Alla deriva ti troverai
senza condoni nè perdoni
solo all'amore la mano darai.
la più bianca che esista
simbolo di forza
e di belle anime in rivolta.
E' la voce lenta di chi non dorme
di chi insonne ascolta ogni sera
il suono del cuore
del suo cuore innamorato.
A che serve pensare.Aspetta
che l'oggi diventi domani
che le labbra dell'alba
antiche le tue labbra bacino.
Alla deriva ti troverai
senza condoni nè perdoni
solo all'amore la mano darai.
E se poi.Domani....
di Nicola Giordano
Inutile senso di aria
monta la sera
uguale a prima
diversa da dopo
In mezzo a grattacieli.
Sentire vibrare
sotto la pelle c'è musica
è calda, è nuova
è un bel posto per noi.
Senza te non c'è verso
non c'è strofa reale
vederti andare via
è follia.Un'immediata paura.
Il cuore si strappa
il respiro si affatica
e nulla rimane.
Insieme davvero,solo così
si stringono i giorni
e metto i sogni nel nostro cassetto segreto.
E se poi.Domani....
monta la sera
uguale a prima
diversa da dopo
In mezzo a grattacieli.
Sentire vibrare
sotto la pelle c'è musica
è calda, è nuova
è un bel posto per noi.
Senza te non c'è verso
non c'è strofa reale
vederti andare via
è follia.Un'immediata paura.
Il cuore si strappa
il respiro si affatica
e nulla rimane.
Insieme davvero,solo così
si stringono i giorni
e metto i sogni nel nostro cassetto segreto.
E se poi.Domani....
Senegal.
di Nicola Giordano
Discorsi ormai sbiaditi
fanno presa su di loro
li fermano nel tempo
pensieri metafisici
per balordi da strada.
I fori nella pelle sono veri
dolori e cicatrici anche di più
occhi spenti con le pietre
quelle donne sorrisi non hanno.
Ci sarà una prima volta
ci sarà una prima volta anche per loro
sussurrando desideri
ma indietro nulla avranno.
A fari accesi voleranno
per evitare i soliti mostri
con vestiti adatti finalmente
questa guerra loro vinceranno.
Le donne del Senegal
feroci e selvagge
le loro anime riavranno.
fanno presa su di loro
li fermano nel tempo
pensieri metafisici
per balordi da strada.
I fori nella pelle sono veri
dolori e cicatrici anche di più
occhi spenti con le pietre
quelle donne sorrisi non hanno.
Ci sarà una prima volta
ci sarà una prima volta anche per loro
sussurrando desideri
ma indietro nulla avranno.
A fari accesi voleranno
per evitare i soliti mostri
con vestiti adatti finalmente
questa guerra loro vinceranno.
Le donne del Senegal
feroci e selvagge
le loro anime riavranno.
C'è solo la Dama bianca.
di Nicola Giordano
Edera,muschio e pioggia.Passeggio.
A piedi nudi nel vento,sulla terra bruna;
vado in cerca di te.
Spiriti neri alle spalle,mi cercano affamati,
aghi nelle braccia.
Uccidimi dolcemente.Desiderio.
In fondo al bosco c'è calore
ma è nuovo,è nostro.
La dama è lì,coi suoi capelli raccolti.
Ha pelle di biancospino
la sua schiena è menta
che le mie ferite rinfresca.
Il tempo è stato un danno
sembrava verità,ma era nullità.
Adesso la Dama bianca.
C'è solo la Dama bianca.
A piedi nudi nel vento,sulla terra bruna;
vado in cerca di te.
Spiriti neri alle spalle,mi cercano affamati,
aghi nelle braccia.
Uccidimi dolcemente.Desiderio.
In fondo al bosco c'è calore
ma è nuovo,è nostro.
La dama è lì,coi suoi capelli raccolti.
Ha pelle di biancospino
la sua schiena è menta
che le mie ferite rinfresca.
Il tempo è stato un danno
sembrava verità,ma era nullità.
Adesso la Dama bianca.
C'è solo la Dama bianca.
Ad occhi chiusi.
di Nicola Giordano
E' una notte di pioggia
finalmente,nel tuo castello
ti senti ubriaca,piena di te.
Inciampo su un'emozione
la raccolgo e la strappo
tutto si fa sogno
di quelli che non si dicono.
Da sopra i fiori esci tu
bagnata e veloce
ti guardi ma non ti capisci
al mondo di simile non c'è.
Spargi incanto dietro di te
raccogli idee e pensieri
confusa li prendi
e in gabbie d'oro imprigioni.
Siamo arrivati alla porta
dammi la tua libertà
sciogli i nodi nascosti
lascia te stessa
e vieni dentro di me.
finalmente,nel tuo castello
ti senti ubriaca,piena di te.
Inciampo su un'emozione
la raccolgo e la strappo
tutto si fa sogno
di quelli che non si dicono.
Da sopra i fiori esci tu
bagnata e veloce
ti guardi ma non ti capisci
al mondo di simile non c'è.
Spargi incanto dietro di te
raccogli idee e pensieri
confusa li prendi
e in gabbie d'oro imprigioni.
Siamo arrivati alla porta
dammi la tua libertà
sciogli i nodi nascosti
lascia te stessa
e vieni dentro di me.
Tu Arrivi,io arrivo.
di Nicola Giordano
Quando tu arrivi,io arrivo
la mia anima segue la tua e rimango qui solo
come un'ombra che raminga mi osserva
(un fantasma diresti,come sempre),
uno spirito vagabondo che distratto passeggia.
Gli occhi ardono,ma non parlano
restano a sognare,a pensare alle mattine insieme,
a guardar le stelle nei cieli del nord.
Perciò dico,pensando all'amore
non far tardi,non indugiare nei passi
la vita mia resta,la vita tua desta;
un attimo ancora senza noi,non esiste.Uccide.
Paure,tormenti e spade
sparire farò per te.
In un abbraccio perenne
che fine non ha.
la mia anima segue la tua e rimango qui solo
come un'ombra che raminga mi osserva
(un fantasma diresti,come sempre),
uno spirito vagabondo che distratto passeggia.
Gli occhi ardono,ma non parlano
restano a sognare,a pensare alle mattine insieme,
a guardar le stelle nei cieli del nord.
Perciò dico,pensando all'amore
non far tardi,non indugiare nei passi
la vita mia resta,la vita tua desta;
un attimo ancora senza noi,non esiste.Uccide.
Paure,tormenti e spade
sparire farò per te.
In un abbraccio perenne
che fine non ha.
Polvere.
di Nicola Giordano
Polvere
controluce e controvento
rimango qui e fermo tutto.
Non sono stanco
sono vivo
Ma non ho voglia di volare.
Conservo i nostri istanti
legati al sangue
legati al vento e mi siedo sul mio ramo.
Non si può capire sempre
non si può cercare ovunque
nelle tenebre forse, luce farai.
Dal tuo fiato tutto nasce
intanto mi siedo a terra
e polvere.Solo polvere.
controluce e controvento
rimango qui e fermo tutto.
Non sono stanco
sono vivo
Ma non ho voglia di volare.
Conservo i nostri istanti
legati al sangue
legati al vento e mi siedo sul mio ramo.
Non si può capire sempre
non si può cercare ovunque
nelle tenebre forse, luce farai.
Dal tuo fiato tutto nasce
intanto mi siedo a terra
e polvere.Solo polvere.
Per le Vie.
di Nicola Giordano
C'è il sole su di noi
seguo le rotaie lente
ma riesco a stare fermo
scivolo,mi rialzo ma ricado.
Non ti ascolto,non mi senti
resto qui coi miei lamenti
inconsolabili,indefinibili
sono come allucinazioni.
Voglio vivere con te
consolarmi del tuo odore
ritrovarmi ed educarmi
conquistare l'equilibrio.
Sembra ghiaccio anche in estate
ma in realtà non c'è mai stato
fermo sulle posizioni
retto solo da illusioni.
Passeggiamo per le vie
cerco scuse,cerco arie
ma l'orizzonte resta lì
mano nella mano.Punto e basta.
seguo le rotaie lente
ma riesco a stare fermo
scivolo,mi rialzo ma ricado.
Non ti ascolto,non mi senti
resto qui coi miei lamenti
inconsolabili,indefinibili
sono come allucinazioni.
Voglio vivere con te
consolarmi del tuo odore
ritrovarmi ed educarmi
conquistare l'equilibrio.
Sembra ghiaccio anche in estate
ma in realtà non c'è mai stato
fermo sulle posizioni
retto solo da illusioni.
Passeggiamo per le vie
cerco scuse,cerco arie
ma l'orizzonte resta lì
mano nella mano.Punto e basta.
Lascia Perdere.
di Nicola Giordano
Lascia perdere i sentimenti
il caffè
il treno che parte alle mie spalle
il fumo di notte
il fuoco senza calore
le emozioni da frigo
e le risate tristi.
Lascia perdere i miei occhi gonfi
le lacrime che solcano
i battiti nelle vite altrui
il vibrar dolce del mare
i miracoli già visti
tutti i passati prossimi
e tutte le presenti speranze.
Inerte non sarò, fermo non resterò
correre,godere urlando nel vento.
Parlo ai miei vizi e alla fine:
lascio perdere,no.
il caffè
il treno che parte alle mie spalle
il fumo di notte
il fuoco senza calore
le emozioni da frigo
e le risate tristi.
Lascia perdere i miei occhi gonfi
le lacrime che solcano
i battiti nelle vite altrui
il vibrar dolce del mare
i miracoli già visti
tutti i passati prossimi
e tutte le presenti speranze.
Inerte non sarò, fermo non resterò
correre,godere urlando nel vento.
Parlo ai miei vizi e alla fine:
lascio perdere,no.
Cielo di Porpora.
di Nicola Giordano
Le stelle sono come parole
che luccicano divertite
nella mente mia,sulla pelle tua.
Radici e fiori si intrecciano sulla tua schiena
dritta e bianca.Alta e densa.
Che la notte non passi
che il tempo adesso si fermi.
Cerco nel mio vagabondo cuore
sprazzi di neon,spruzzi di te.
Li trovo e mi fermo.
Passeggiando su nuvole dimenticate
strisciando in tunnel colorati
senza droghe e senza ansie
vedo la mia vergine passione.
Nulla mi potrà più stupire
nulla mi potrà più servire.
Solo tu.Mio cielo di porpora.
che luccicano divertite
nella mente mia,sulla pelle tua.
Radici e fiori si intrecciano sulla tua schiena
dritta e bianca.Alta e densa.
Che la notte non passi
che il tempo adesso si fermi.
Cerco nel mio vagabondo cuore
sprazzi di neon,spruzzi di te.
Li trovo e mi fermo.
Passeggiando su nuvole dimenticate
strisciando in tunnel colorati
senza droghe e senza ansie
vedo la mia vergine passione.
Nulla mi potrà più stupire
nulla mi potrà più servire.
Solo tu.Mio cielo di porpora.
Siamo così,siamo amore.
di Rossana De Lucia
Dormiamo uno nel sogno dell’altro
dispersi dentro al mistero d'infinite parole
e di enormi occhi.
Ci diamo aria con giganti e lunghi sospiri
fuori dalla pelle usciamo ogni volta
rinascendo in forme nuove
e il mio lento battito al tuo si unisce di notte.
Piume bianche volano nell'aurora di fronte
ti sfiorano quelle spalle da greco
mi sfiorano le labbra socchiuse.
Occhi fissi sulle tue lunghe cicatrici,
quali frasi cerchi in quelle strade contorte di vita?
(le trovi) e poi ti accendi ramingo
sorridi, e poi scherzi
e il mio ventre si riempie di te
i tuoi occhi nocciola assorbono il mio amore.
Nascono sogni in altri sogni
e lì scopro il tuo nome
amore è il tuo sospirato nome.
M'incanto di te, mi sfamo da te
sei l'esempio dei miei agognati versi
l'indice sui miei antichi alfabeti
parole di lingue misteriose
magie su carte spaventose
la forma del tuo corpo mi rapisce
l'odore della pelle mi trasporta in luoghi mai visti
il suono della voce va oltre
oltre i natii confini.
Prossimità,singolarità,ossessione di te
tutto si palesa e tutto si nasconde
come melodie e assonanze
che riempiono il vuoto intorno
siamo così,siamo amore.
Su Un'Isola di Vetro.
di Nicola Giordano
Arriva,la sento arrivare
tu Venere del tempo,avvolgi
me e tutto il resto.Col tuo cesto
sul ventre e le mani di perla.
Porti il mattino,un mattino di neon
musica sulla bocca e occhi che aprono.
Scende dal muro l'amore
e un elefante comprato in Africa.
La tua schiena ha uccelli
la tua pelle squame appuntite,ma non fanno male
legano a te.Legano a noi.
Il viso si ghiaccia nel freddo di oggi.
Le nuvole e i sogni li sposto
li metto nell'altra stanza per te
è una tana per noi.Dove restare.
Mi annodo alla tua vita e il tempo
lo fermo,lo studio.Soli.
Senza radici,su un isola di vetro.
tu Venere del tempo,avvolgi
me e tutto il resto.Col tuo cesto
sul ventre e le mani di perla.
Porti il mattino,un mattino di neon
musica sulla bocca e occhi che aprono.
Scende dal muro l'amore
e un elefante comprato in Africa.
La tua schiena ha uccelli
la tua pelle squame appuntite,ma non fanno male
legano a te.Legano a noi.
Il viso si ghiaccia nel freddo di oggi.
Le nuvole e i sogni li sposto
li metto nell'altra stanza per te
è una tana per noi.Dove restare.
Mi annodo alla tua vita e il tempo
lo fermo,lo studio.Soli.
Senza radici,su un isola di vetro.
Per Gli Amanti Giovani.
di Rossana De Lucia
Ridono eccitati e stanchi
baciano pensieri bianchi
parole non dette nella fretta.
La sera lo fanno davvero
alla solita ora,minuto,secondo
come un missile che apre il cielo.
Il domani è vicino,quel giorno alle porte
ridono ancora,il tempo non vince
lievi e puliti,cuori da re.
Anime incise,per sempre saldate
si toccano timidi,si leccano in fondo
di nuovo per loro,brividi e sogni.
Come poeti di strada
umani fragili ma senza peccato
godere gli attimi
degli amanti giovani.
Per sempre giovani.
baciano pensieri bianchi
parole non dette nella fretta.
La sera lo fanno davvero
alla solita ora,minuto,secondo
come un missile che apre il cielo.
Il domani è vicino,quel giorno alle porte
ridono ancora,il tempo non vince
lievi e puliti,cuori da re.
Anime incise,per sempre saldate
si toccano timidi,si leccano in fondo
di nuovo per loro,brividi e sogni.
Come poeti di strada
umani fragili ma senza peccato
godere gli attimi
degli amanti giovani.
Per sempre giovani.
Canto Dell'Ultima Sera.
di Rossana De Lucia
Come lo sguardo d'Adamo
è questo letto caldo
da cui mi levo ricca di tormento.
Non debbo distrarmi,il treno passa
dentro me con la sua veloce voce.
Come un demone che geme
al mio fianco sbuffando e torcendosi
tu ti adagi col tuo corpo.
La fine della via è vicina
accompagna quest'anima vagante
sola non lasciarla,sola non sarà.
Mi alzerò da questa pelle
senza bende nè vecchie facce.
Un passo in là sull'erba umida.
Umida di me,umida di noi.
Avvolta non sarò da tenebre e paure
felice a te darò me stessa
e il canto dell'ultima sera.
è questo letto caldo
da cui mi levo ricca di tormento.
Non debbo distrarmi,il treno passa
dentro me con la sua veloce voce.
Come un demone che geme
al mio fianco sbuffando e torcendosi
tu ti adagi col tuo corpo.
La fine della via è vicina
accompagna quest'anima vagante
sola non lasciarla,sola non sarà.
Mi alzerò da questa pelle
senza bende nè vecchie facce.
Un passo in là sull'erba umida.
Umida di me,umida di noi.
Avvolta non sarò da tenebre e paure
felice a te darò me stessa
e il canto dell'ultima sera.
Passi Nell'Anima.
di Nicola Giordano
Perso e sudato
me ne andai per strette vie,
le stelle ridevan di notte, passi nell’anima.
Facendo luce e oscurità.
Fatico a ricordare
quelle lacrime da occhi fantasma
su visi bianchi di perla.
Inseguendo lune distratte.
Gli alberi accanto eran guardiani
neri e alti osservavano me
su un fondo viola.
La notte scappava, lenta scappava.
Poi l’altro giorno mi bussi alla porta
capelli bagnati e un sorriso d’avorio.
La tua serenata dentro al mio cuore
e la luna sistemi al suo posto.
me ne andai per strette vie,
le stelle ridevan di notte, passi nell’anima.
Facendo luce e oscurità.
Fatico a ricordare
quelle lacrime da occhi fantasma
su visi bianchi di perla.
Inseguendo lune distratte.
Gli alberi accanto eran guardiani
neri e alti osservavano me
su un fondo viola.
La notte scappava, lenta scappava.
Poi l’altro giorno mi bussi alla porta
capelli bagnati e un sorriso d’avorio.
La tua serenata dentro al mio cuore
e la luna sistemi al suo posto.
Sussurri.
di Rossana De Lucia
Restami accanto,in ogni momento
scrivilo col gesso, marchialo a freddo
le parole del mondo,i tremori del mondo
non valgono gli occhi che hai.
Come un tatuaggio che ancora vorrei
sussurro il tuo nome,sussurri il mio fiore
ti canto all'orecchio il fuoco che ho dentro.
Mi ascolti distratto ma lascia il suo segno.
Di esser speciale tu non provare
lo sei nel normale e mi trovi qui.
A cercare parole, a scolpire
pensieri per l'ardire di ieri.
Come una barca affamata di vento
così io mi sento parlando di te.
Mi tuffo dalla roccia dei miei desideri
nel mare lì sotto in cerca di te.
Dedicato a chi sogna e poi non ricorda
io sogno il tuo viso e un passato presente.
Sussurro il tuo nome, sussurri il mio fiore.
scrivilo col gesso, marchialo a freddo
le parole del mondo,i tremori del mondo
non valgono gli occhi che hai.
Come un tatuaggio che ancora vorrei
sussurro il tuo nome,sussurri il mio fiore
ti canto all'orecchio il fuoco che ho dentro.
Mi ascolti distratto ma lascia il suo segno.
Di esser speciale tu non provare
lo sei nel normale e mi trovi qui.
A cercare parole, a scolpire
pensieri per l'ardire di ieri.
Come una barca affamata di vento
così io mi sento parlando di te.
Mi tuffo dalla roccia dei miei desideri
nel mare lì sotto in cerca di te.
Dedicato a chi sogna e poi non ricorda
io sogno il tuo viso e un passato presente.
Sussurro il tuo nome, sussurri il mio fiore.
E Passerà.
di Nicola Giordano
Ti stringo forte a me
espello le paure
e tutti quelli che
l'amore è solo gioco.
Ma nulla e nessuno
ieri oggi e domani
potranno mai capire
com'è la notte buia.
Il letto è il confidente
tu la guardiana bruna
prova a girarti
prova a vederti.
E' come vento, è come tempo
un cubo rosso pieno di follie.
E passerà.Lasciami spiegare.
E passerà.Lasciami parlare.
espello le paure
e tutti quelli che
l'amore è solo gioco.
Ma nulla e nessuno
ieri oggi e domani
potranno mai capire
com'è la notte buia.
Il letto è il confidente
tu la guardiana bruna
prova a girarti
prova a vederti.
E' come vento, è come tempo
un cubo rosso pieno di follie.
E passerà.Lasciami spiegare.
E passerà.Lasciami parlare.
Due Soli.
di Rossana De Lucia
Fisso il vetro bagnato
spesso la mia mente vola alla memoria
in quei giorni nostri davvero.
Quando pensieri eran piume
e l'acqua senza peso cadeva
sui nostri visi ansiosi e salmastri.
Ora però dolori non ho
si splende come due soli sulla collina
coi raggi rosa che accarezzano il mare.
Solitaria memoria corre impaurita
solo tu il suo rifugio,solo tu grotta che scalda,
dal mare un'eco trasale.
Come abbraccio che fine non ha.
spesso la mia mente vola alla memoria
in quei giorni nostri davvero.
Quando pensieri eran piume
e l'acqua senza peso cadeva
sui nostri visi ansiosi e salmastri.
Ora però dolori non ho
si splende come due soli sulla collina
coi raggi rosa che accarezzano il mare.
Solitaria memoria corre impaurita
solo tu il suo rifugio,solo tu grotta che scalda,
dal mare un'eco trasale.
Come abbraccio che fine non ha.
Mio Dio personale.
di Rossana De Lucia
Non provoco scandalo
se vivo a caso in mezzo agli altri
restateci voi coi dubbi
io ho il mio dio personale.
Disegno il destino a mano libera
polvere e neve sul mio foglio
non serve il medico,no.
Faccio da sola,col velo sul volto.
Cielo sopra di me
nuvole sparse e vento
il mondo mi fissa e io lo fisso.
Negli occhi vedo la paura.
Poche frasi,poche basi
solo te,il mio dio personale.
Tutto tace ed io esco.E' il momento
io e te nella notte buia.
se vivo a caso in mezzo agli altri
restateci voi coi dubbi
io ho il mio dio personale.
Disegno il destino a mano libera
polvere e neve sul mio foglio
non serve il medico,no.
Faccio da sola,col velo sul volto.
Cielo sopra di me
nuvole sparse e vento
il mondo mi fissa e io lo fisso.
Negli occhi vedo la paura.
Poche frasi,poche basi
solo te,il mio dio personale.
Tutto tace ed io esco.E' il momento
io e te nella notte buia.
Lui e Lei.
di Nicola Giordano
Lui e lei vivono
umidi,intimi e lacerati
baciano il vento leggero
come piume cadono.
Lui e lei sempre lì
al solito posto,alla solita ora
mani calde,occhi bagnati
un momento e tutto qui.
Se fosse come se
se fosse come te
questo cuore radioso
in un petto di tenebra.
Lui e lei timidi
eventi,orizzonte,pistola,sparo.
Cerco cause,cerco alibi.
No.Cerco noi.
umidi,intimi e lacerati
baciano il vento leggero
come piume cadono.
Lui e lei sempre lì
al solito posto,alla solita ora
mani calde,occhi bagnati
un momento e tutto qui.
Se fosse come se
se fosse come te
questo cuore radioso
in un petto di tenebra.
Lui e lei timidi
eventi,orizzonte,pistola,sparo.
Cerco cause,cerco alibi.
No.Cerco noi.
Con una rosa.
di Rossana De Lucia
Era una rosa,ricordo che era un rosa
mi venisti a cercare
nella sera in cui sola rimasi.
Vivo per te, parlo di te
era una rosa.Solo una rosa.
Rossa come la lava del vulcano.
Rossa come la mia anima sul divano
mi avvolgeva dolce come bruma
mi supplicava pungente come spuma.
La febbre mi consumava lenta
del vino accanto per salvare la mente
i suoi petali caldi mi mostrasti
li sul letto avvolto come rovo
quel fiore era il tuo dono al dolore.
La lama lacera,la lama aiuta
come un vecchio romanzo senza mai fine
lacrime bianche l’hanno bagnata
goccia su goccia hai salvato il mio cuor.
Ma adesso la tua rosa è mia.
Mia soltanto.
mi venisti a cercare
nella sera in cui sola rimasi.
Vivo per te, parlo di te
era una rosa.Solo una rosa.
Rossa come la lava del vulcano.
Rossa come la mia anima sul divano
mi avvolgeva dolce come bruma
mi supplicava pungente come spuma.
La febbre mi consumava lenta
del vino accanto per salvare la mente
i suoi petali caldi mi mostrasti
li sul letto avvolto come rovo
quel fiore era il tuo dono al dolore.
La lama lacera,la lama aiuta
come un vecchio romanzo senza mai fine
lacrime bianche l’hanno bagnata
goccia su goccia hai salvato il mio cuor.
Ma adesso la tua rosa è mia.
Mia soltanto.
Ragazzo di sempre.
di Rossana De Lucia
Cuore di vetro
singhiozzi e vento
sul viso lividi e baci.
Molto piangere,molto ridere
schiaffi nell'anima e
guai sulla fronte.
Ma esiste una luce
che cancella la notte.
Non parlo del tuono
non intendo il sole
neppure di Dio.
Sei solo tu che
che abbagli i miei occhi.
Ragazzo di sempre
morsi di serpente
le tue storie infinite
le corse bagnate di notte.
Sei solo tu.Ragazzo di sempre
e per sempre amare.
singhiozzi e vento
sul viso lividi e baci.
Molto piangere,molto ridere
schiaffi nell'anima e
guai sulla fronte.
Ma esiste una luce
che cancella la notte.
Non parlo del tuono
non intendo il sole
neppure di Dio.
Sei solo tu che
che abbagli i miei occhi.
Ragazzo di sempre
morsi di serpente
le tue storie infinite
le corse bagnate di notte.
Sei solo tu.Ragazzo di sempre
e per sempre amare.
I Platani.
di Nicola Giordano
Passeggio in mezzo ai ricordi
tra riflessioni e rare memorie.
Lo sguardo è alto e forte
ma l'anima freme dinanzi al domani.
Sui lati mi osservano platani
gialli e argento e ricchi di cicale
riposano pigri tra il vento ed il sole
ed invisibili uccelli fantasma.
Foglie lunghe come capelli
linfa che scorre,profumo che spira
i platani lo sanno,loro si che lo sanno.
Predire il futuro,cantare il domani.
Piange il cielo acqua su di essi
l'aria si riempie di voglie e perle;
le mani ree dell'uomo si avvicinano fredde.
E' una porta chiusa senza maniglia
questa nota che sale da terra.
I platani lo sanno,loro si che lo sanno
e le mie stelle tornano ad avere luce.
tra riflessioni e rare memorie.
Lo sguardo è alto e forte
ma l'anima freme dinanzi al domani.
Sui lati mi osservano platani
gialli e argento e ricchi di cicale
riposano pigri tra il vento ed il sole
ed invisibili uccelli fantasma.
Foglie lunghe come capelli
linfa che scorre,profumo che spira
i platani lo sanno,loro si che lo sanno.
Predire il futuro,cantare il domani.
Piange il cielo acqua su di essi
l'aria si riempie di voglie e perle;
le mani ree dell'uomo si avvicinano fredde.
E' una porta chiusa senza maniglia
questa nota che sale da terra.
I platani lo sanno,loro si che lo sanno
e le mie stelle tornano ad avere luce.
Superstiti.
di Rossana De Lucia
Noi ci siamo amati
abusati
sfigurati
seviziati
calpestati
picchiati
baciati dentro l’acqua.
Noi ci siamo amati
deliziati
viziati
agitati
impauriti
frantumati
sollevati
e tu lo sai.
Noi ci siamo allontanati
rincontrati
poi uniti.
E’ un amore che brucia la mia carne
e ancora e ancora. Senza fine.
E tu lo sai.
Splendi luna da far male
voglio te,la verità,
un brivido e un gran finale.
abusati
sfigurati
seviziati
calpestati
picchiati
baciati dentro l’acqua.
Noi ci siamo amati
deliziati
viziati
agitati
impauriti
frantumati
sollevati
e tu lo sai.
Noi ci siamo allontanati
rincontrati
poi uniti.
E’ un amore che brucia la mia carne
e ancora e ancora. Senza fine.
E tu lo sai.
Splendi luna da far male
voglio te,la verità,
un brivido e un gran finale.
E' solo un regalo.
di Rossana De Lucia
Ti guardo e vedo un cielo un cielo gravido di luce
penso di darti la mia vita stanotte
perché sei un cielo. Pieno di stelle.
Non importa il dolore che stride
non mi importa dei danni
questa volta sono sicura
sei un cielo ricco di stelle.
Dormire nelle tue braccia
svegliarmi posando gli occhi
su te che respiri con me
oramai la decisione è presa.
Visione di luce,visione che addice
ecco il mio cuore di vetro
fatto di lacrime,fatto di sangue.
Resta sereno, è solo un regalo.
penso di darti la mia vita stanotte
perché sei un cielo. Pieno di stelle.
Non importa il dolore che stride
non mi importa dei danni
questa volta sono sicura
sei un cielo ricco di stelle.
Dormire nelle tue braccia
svegliarmi posando gli occhi
su te che respiri con me
oramai la decisione è presa.
Visione di luce,visione che addice
ecco il mio cuore di vetro
fatto di lacrime,fatto di sangue.
Resta sereno, è solo un regalo.
Cullami ancora
di Rossana De Lucia
L’anima vive e soffre
Osserva il corpo squarciato e decomposto
Meglio così che essere inesistente
Soffio di vita,fiamma nel petto.
Cullami ancora rosa orchidea
Il mio lungo sonno hai interrotto
La mia strada agitata è lì
Lontana e vicina ma senza dolore.
Solo un tuo grido mi rende reale
Solo lo sguardo di chi resta mi salva
Non somigliavo a quella persona
Da quando ti amo,sono cambiata.
Spero sia lungo il sogni di te.
Cullami ancora rosa orchidea.
Osserva il corpo squarciato e decomposto
Meglio così che essere inesistente
Soffio di vita,fiamma nel petto.
Cullami ancora rosa orchidea
Il mio lungo sonno hai interrotto
La mia strada agitata è lì
Lontana e vicina ma senza dolore.
Solo un tuo grido mi rende reale
Solo lo sguardo di chi resta mi salva
Non somigliavo a quella persona
Da quando ti amo,sono cambiata.
Spero sia lungo il sogni di te.
Cullami ancora rosa orchidea.
Vita che Fugge
di Rossana De Lucia
La vita scappa distratta e non si ferma,
il tempo le corre dietro con affanno,
ciò che mi circonda
mi imbarazza e mi sorprende;
e il ricordare queste ansie tutta sola,
lo scavare in verità dentro alla mente,
in me stessa un fremito mi nasce
e i pensier da soli vanno via.
Finalmente ti ho trovato
dolce eucalipto bruno e ridente
i mie venti di dentro hai domato.
Mio nocchiere,mio capitano
ti affido la nave in mezzo alla tempesta,
mi lego al tuo braccio e gli occhi chiudo.
il tempo le corre dietro con affanno,
ciò che mi circonda
mi imbarazza e mi sorprende;
e il ricordare queste ansie tutta sola,
lo scavare in verità dentro alla mente,
in me stessa un fremito mi nasce
e i pensier da soli vanno via.
Finalmente ti ho trovato
dolce eucalipto bruno e ridente
i mie venti di dentro hai domato.
Mio nocchiere,mio capitano
ti affido la nave in mezzo alla tempesta,
mi lego al tuo braccio e gli occhi chiudo.
Agorà.
di Rossana De Lucia
Bianche giornate,gioie svelate.
Sguardi puliti fra mani virtuose.
Le questioni amletiche rivolgetele
a Socrate.Io ho da fare.
Questo presente è già passato,
edifico l’agora’ del mio futuro.
Orgogliosa e mai timorosa
Ti conservo tra le mie braccia
Vortice di ore,giorni ed anni.
Passato,inchinati.
Soggetti al futuro
di un amore stabile.Consapevole.
Acciaio e cristallo.
Il mio domani si chiama ancora.
Sguardi puliti fra mani virtuose.
Le questioni amletiche rivolgetele
a Socrate.Io ho da fare.
Questo presente è già passato,
edifico l’agora’ del mio futuro.
Orgogliosa e mai timorosa
Ti conservo tra le mie braccia
Vortice di ore,giorni ed anni.
Passato,inchinati.
Soggetti al futuro
di un amore stabile.Consapevole.
Acciaio e cristallo.
Il mio domani si chiama ancora.
Alba e Crepuscolo.
di Rossana De Lucia
Respiro dopo battito
Alba dopo crepuscolo
Lampade d’argento (illuminano)
su ombre ingrigite (annerite).
Avanzo verso te
Origine e Orizzonte
Anche quest’oggi respiro
Anche quest’oggi ti amo.
L'isolato vento sul mio viso
mi gela occhi e voce
un brivido mi scuote da dentro
e poi mi accorgo che anche tu
mi aspetti li da ore.
Consapevole e leggero.
Respiro dopo battito
Alba dopo crepuscolo
Alba dopo crepuscolo
Lampade d’argento (illuminano)
su ombre ingrigite (annerite).
Avanzo verso te
Origine e Orizzonte
Anche quest’oggi respiro
Anche quest’oggi ti amo.
L'isolato vento sul mio viso
mi gela occhi e voce
un brivido mi scuote da dentro
e poi mi accorgo che anche tu
mi aspetti li da ore.
Consapevole e leggero.
Respiro dopo battito
Alba dopo crepuscolo
Nessuno lo sa.
di Rossana De Lucia
Cosa provo per te.Nessuno lo sa
sei fame di vita,sei voglia,sei aria.
Sei come il sale sulla ferita
brucia ma serve e ti dà il tormento.
Mi alzo di notte in preda alla febbre
sudore e lacrime e voglia di te.
Tu non capisci o allora fai finta
io non esisto senza te accanto.
Nessuno può dirlo cosa provo per te
sospetti agitati,sogni spezzati
ore di rabbia e rabbia nel cuore
ma quando la sera ti vedo arrivare.
la notte si fa alba e la rabbia si fa amore.
sei fame di vita,sei voglia,sei aria.
Sei come il sale sulla ferita
brucia ma serve e ti dà il tormento.
Mi alzo di notte in preda alla febbre
sudore e lacrime e voglia di te.
Tu non capisci o allora fai finta
io non esisto senza te accanto.
Nessuno può dirlo cosa provo per te
sospetti agitati,sogni spezzati
ore di rabbia e rabbia nel cuore
ma quando la sera ti vedo arrivare.
la notte si fa alba e la rabbia si fa amore.
La Luna nel letto.
di Rossana De Lucia
La solita luna invocata
stanotte da me si è calata
con la sua fune argentata
me la ritrovo affiancata.
A fissarla da vicino
sai che c'è?Ti somiglia
abbagliante vermiglio
abbondante e sincero.
Oltre le effimere icone
oltre le vuote parole
Afrodite con Eros
predestinati ed amanti.
In mezzo alle piume d'oro
tra il sacro e il profano
strana la notte insolita
insolita la strana notte.
E' così che il bagliore si fa fuoco
e incandescenti e inseparabili sposi.
stanotte da me si è calata
con la sua fune argentata
me la ritrovo affiancata.
A fissarla da vicino
sai che c'è?Ti somiglia
abbagliante vermiglio
abbondante e sincero.
Oltre le effimere icone
oltre le vuote parole
Afrodite con Eros
predestinati ed amanti.
In mezzo alle piume d'oro
tra il sacro e il profano
strana la notte insolita
insolita la strana notte.
E' così che il bagliore si fa fuoco
e incandescenti e inseparabili sposi.
Incontro serale.
di Rossana De Lucia
Sono scesa dalla mia astronave
il passaggio a livello era abbassato
lì sul posto un ragazzo appisolato
sveglia tu.Tirati su e dimmi
chi vive in questo cuore malandato
tu porti segni di splendente passato
che sai dei miei cari?
Che fai coi miei fari?
Non temere le cose che brillano
ridi ai giorni,non hai fatto peccato,
sono tutti seduti all'ora del thè
assaggia la mia mela.Allora?
Il ragazzo del posto mi porse la mano
morsi e poi risi.E allora decisi
nascerà il mio regno
in quel punto preciso.
il passaggio a livello era abbassato
lì sul posto un ragazzo appisolato
sveglia tu.Tirati su e dimmi
chi vive in questo cuore malandato
tu porti segni di splendente passato
che sai dei miei cari?
Che fai coi miei fari?
Non temere le cose che brillano
ridi ai giorni,non hai fatto peccato,
sono tutti seduti all'ora del thè
assaggia la mia mela.Allora?
Il ragazzo del posto mi porse la mano
morsi e poi risi.E allora decisi
nascerà il mio regno
in quel punto preciso.
Istantanee.
di Rossana De Lucia
Il letto era usato da poco
Il bianco ed il rosso
Il sangue e l’orgasmo
Fremiti su fremiti
E labbra succhiate
Erano stati lì per anni
Rapiti dall’aria che vibra
Spinti dal cuore che piange.
Ore su ore a fare la pace
Insieme e per sempre
Quando lo sguardo riposò su di lei
Vide la sua anima nuda davvero.
Il bianco ed il rosso
Il sangue e l’orgasmo
Fremiti su fremiti
E labbra succhiate
Erano stati lì per anni
Rapiti dall’aria che vibra
Spinti dal cuore che piange.
Ore su ore a fare la pace
Insieme e per sempre
Quando lo sguardo riposò su di lei
Vide la sua anima nuda davvero.
Melancònia
di Rossana De Lucia
Tu signora sui cinquanta
indugi assorta sul marciapiede
con quel blazer che ti sta d'incanto
aspetti e osservi.Ecco un ragazzo
ti slacci la collana e ridi
sui tacchi avventurosi,troppo.
Strilli amore dentro al telefono
e d'un tratto non ti piaci più.
Sugli occhiali bianchi scende
melanconia a gocce e lacrime
poi un vento di rimorsi ti scompiglia
capelli e anima sottosopra.
Bisogna piangere,credi
E' l'unica cosa da fare,pensi.
Passi su passi per la strada
c'è sempre uno specchio.C'è speranza.
indugi assorta sul marciapiede
con quel blazer che ti sta d'incanto
aspetti e osservi.Ecco un ragazzo
ti slacci la collana e ridi
sui tacchi avventurosi,troppo.
Strilli amore dentro al telefono
e d'un tratto non ti piaci più.
Sugli occhiali bianchi scende
melanconia a gocce e lacrime
poi un vento di rimorsi ti scompiglia
capelli e anima sottosopra.
Bisogna piangere,credi
E' l'unica cosa da fare,pensi.
Passi su passi per la strada
c'è sempre uno specchio.C'è speranza.
Dentro Al Pozzo
di Rossana De Lucia
Lancia il tuo cuore dentro al pozzo
poi chiamalo per sapere come sta
tranquillo,c’è lui a far la guardia,
non c'è altro da sapere.
Dove sei, corri da me,
ma stavolta fallo in fretta
dove vai, non ricordi la strada,
molte cose ancora devo insegnarti.
Non sfuggire spaventato
quante volte ti ho chiesto di aspettare.
Mi arrabbio con te ma già sai il motivo
lo so che non vuoi rispondere.
Lancia il tuo cuore dentro al pozzo,
finirà ai miei piedi,tremante
mai sarò lontana da te,
solo qualche parola.E lasciamola andare.
poi chiamalo per sapere come sta
tranquillo,c’è lui a far la guardia,
non c'è altro da sapere.
Dove sei, corri da me,
ma stavolta fallo in fretta
dove vai, non ricordi la strada,
molte cose ancora devo insegnarti.
Non sfuggire spaventato
quante volte ti ho chiesto di aspettare.
Mi arrabbio con te ma già sai il motivo
lo so che non vuoi rispondere.
Lancia il tuo cuore dentro al pozzo,
finirà ai miei piedi,tremante
mai sarò lontana da te,
solo qualche parola.E lasciamola andare.
Quel Giorno
di Rossana De Lucia
Quel giorno,
in te entrò un po’ di me
In me restò un po’ di te.
Bastò una volta.
La prima. La nostra.
Muschio per me,Vodka per te
e li,dietro al mio cuore
il tuo volto si insinuò.
Né padroni né domatori
Prego affinchè tu sia mio.
Finchè un giorno,quel giorno
mi chiedesti di essere mio.
E da allora l’ acqua scura divenne di fonte
rugiada e gelo polveri di cristallo.
Quel giorno,l’inizio che non conosce la fine.
in te entrò un po’ di me
In me restò un po’ di te.
Bastò una volta.
La prima. La nostra.
Muschio per me,Vodka per te
e li,dietro al mio cuore
il tuo volto si insinuò.
Né padroni né domatori
Prego affinchè tu sia mio.
Finchè un giorno,quel giorno
mi chiedesti di essere mio.
E da allora l’ acqua scura divenne di fonte
rugiada e gelo polveri di cristallo.
Quel giorno,l’inizio che non conosce la fine.
Vita sulla nuvola
di Rossana De Lucia
Bolle e profumi,
nell'aria essenza di candore.
Distesa sogna
E sulla pelle due gocce lascia cadere.
Concentrato d’amore.
Eccola.Salta in punta di piedi su una nuvola
Lo bacia,lo avvolge della sua seta
La sua testa sporge,
da un’occhiata al mondo.
Delusa rientra e volteggia,
volge lo sguardo sulla vita.
Sogna?No,è vita.
E’ bella.E’ sua
…e dalla nuvola non scende più.
nell'aria essenza di candore.
Distesa sogna
E sulla pelle due gocce lascia cadere.
Concentrato d’amore.
Eccola.Salta in punta di piedi su una nuvola
Lo bacia,lo avvolge della sua seta
La sua testa sporge,
da un’occhiata al mondo.
Delusa rientra e volteggia,
volge lo sguardo sulla vita.
Sogna?No,è vita.
E’ bella.E’ sua
…e dalla nuvola non scende più.
Insonnia Crescente
di Rossana De Lucia
Quanto abbiamo per noi
per capire se è amore,
non quello casuale?
Non è una richiesta
non è una preghiera
è tanto per dire
se è meglio morire
o viverti accanto.
Questo viaggiava
nella sua testa fucsia
stretta ma bella
bella ma calda.
Fissò coi suoi occhi
il ragazzo giaguaro.
Nuova Calypso
di Rossana De Lucia
Si è messa alla guida
della sua auto e della sua vita
col braccio di fuori
cerca la nebbia
La trova,la perde,ma non è niente
gira da sola,ride e canticchia.
Che fai in questa strada
le chiede un leone
Dai sali e stai zitto
risponde la diva.
Ti porto giù al porto
a vedere le onde.
Passa mezz'ora e accade qualcosa
il leone si alza,la guarda
raggiante.Poi apre la bocca
e la mangia d'amore.
della sua auto e della sua vita
col braccio di fuori
cerca la nebbia
La trova,la perde,ma non è niente
gira da sola,ride e canticchia.
Che fai in questa strada
le chiede un leone
Dai sali e stai zitto
risponde la diva.
Ti porto giù al porto
a vedere le onde.
Passa mezz'ora e accade qualcosa
il leone si alza,la guarda
raggiante.Poi apre la bocca
e la mangia d'amore.
Ma la vita si sa
di Rossana De Lucia
Hai corso molto da sempre
Tanta strada e tanti cieli
Il fruscio dell’erba calpestata
Le confidenze fatte e sentite
Gemme brillanti per occhi
Vento dolce nella testa.
Mani bianche e sicure
Su anni che volano rapidi
Insidie nascoste su vie sconosciute
Tremori sopiti per algide albe
Senza amore avevi deciso
Mai più il tepore nel petto
Ma la vita si sa, è una strega cocciuta
Insensibile a tutto,paure e speranze
Un bel giorno d’autunno
Te lo pose dinanzi.
Tanta strada e tanti cieli
Il fruscio dell’erba calpestata
Le confidenze fatte e sentite
Gemme brillanti per occhi
Vento dolce nella testa.
Mani bianche e sicure
Su anni che volano rapidi
Insidie nascoste su vie sconosciute
Tremori sopiti per algide albe
Senza amore avevi deciso
Mai più il tepore nel petto
Ma la vita si sa, è una strega cocciuta
Insensibile a tutto,paure e speranze
Un bel giorno d’autunno
Te lo pose dinanzi.
Valzer d'Agosto
di Rossana De Lucia
Si alzò una sera di agosto
con la luna lì in testa
e delle ombre nel cuore.
Ma non le importava.
Intorno era tutto un calore
c'era un giro di valzer
nell'aria di casa
ma nulla di grave.
Mise su un disco
nel caldo d'agosto
il sudore scendeva veloce
rigava quel viso di luce.
Suonò la porta,corse affamata
sui tacchi ballerini
emozionata e Fellini
sull'uscio l' amore.Ed il futuro.
con la luna lì in testa
e delle ombre nel cuore.
Ma non le importava.
Intorno era tutto un calore
c'era un giro di valzer
nell'aria di casa
ma nulla di grave.
Mise su un disco
nel caldo d'agosto
il sudore scendeva veloce
rigava quel viso di luce.
Suonò la porta,corse affamata
sui tacchi ballerini
emozionata e Fellini
sull'uscio l' amore.Ed il futuro.
Autofocus
di Rossana De Lucia
Lui e lei sono verdi
di un verde speranza
che profuma di eroi
sono due cuori in uno
anni su anni a promettersi tutto.
Lei ride dagli occhi e respira col cuore.
Lui vive di lei e pensa al domani.
Insieme han forzato l'orizzonte
insieme han tracciato la rotta
Han rotto gli specchi e chissenefrega.
L'amore è così prende e poi chiede,
rende possibile nuotare nell'aria.
Grazie all'amore che ci fa il riassunto
la vita è solletico e io dico punto.
di un verde speranza
che profuma di eroi
sono due cuori in uno
anni su anni a promettersi tutto.
Lei ride dagli occhi e respira col cuore.
Lui vive di lei e pensa al domani.
Insieme han forzato l'orizzonte
insieme han tracciato la rotta
Han rotto gli specchi e chissenefrega.
L'amore è così prende e poi chiede,
rende possibile nuotare nell'aria.
Grazie all'amore che ci fa il riassunto
la vita è solletico e io dico punto.
Meraviglia
di Rossana De Lucia
Con le sue scarpette rosse
trovate per strada
giunse ad una casa
travata per caso.
C'erano tante persone
trovate per caso
portavano bei vestiti ma
trovati per caso.
Sopra uno strano comò
trovato per caso
c'era un raro bicchiere
chissà di chi era stato.
Lo prese felice
e guardando sul fondo
vide il suo cuore.
trovate per strada
giunse ad una casa
travata per caso.
C'erano tante persone
trovate per caso
portavano bei vestiti ma
trovati per caso.
Sopra uno strano comò
trovato per caso
c'era un raro bicchiere
chissà di chi era stato.
Lo prese felice
e guardando sul fondo
vide il suo cuore.
A Pugni Chiusi
l'Alchimista
Ecco le ombre,ecco le luci.Pausa.
Echi lontani e sangue alle finestre.
Animali feroci e lacrime fredde.
Vivo nel mondo,fuggo dal mondo.Terra.
Demone dell'anima fatti avanti
se tu sei crudele io sono qua.
Avanti.Verso l'affaticato cielo.
Angeli traditori non vi temo.
Mi affascina l'odore del canto
mi attira il risuono del pianto.
I pensieri viola si fanno miele
torbida rosa allargami il cuore
Fango,paura e aria pesante
Non chiedo favori.Catene.
Ozio,fuoco e lussuria.Essere.
Affamata di amore ed altri inganni.
Echi lontani e sangue alle finestre.
Animali feroci e lacrime fredde.
Vivo nel mondo,fuggo dal mondo.Terra.
Demone dell'anima fatti avanti
se tu sei crudele io sono qua.
Avanti.Verso l'affaticato cielo.
Angeli traditori non vi temo.
Mi affascina l'odore del canto
mi attira il risuono del pianto.
I pensieri viola si fanno miele
torbida rosa allargami il cuore
Fango,paura e aria pesante
Non chiedo favori.Catene.
Ozio,fuoco e lussuria.Essere.
Affamata di amore ed altri inganni.
Ode al mio Dioniso
di Rossana De Lucia
Oggi è giorno di celebrazioni. E io celebro te
Oh mio Dioniso dai bruni capelli. La tua pelle è mare
le tue labbra torpedine in cui perdersi
e la tua voce,eco lontana che ammalia.
Solo lo starti accanto mi rende donna migliore
solo il respirare con te motiva i miei giorni.
solo il vivere insieme è ebbro desio
Non c'è creatura sulla terra oscura simile a te.
Anni di amore hanno purificato la mia anima
ridato luce ad angosce mai sopite o sparite
viverti è stato esperienza che sublima,che avvolge
e travolge. Permette al cuore mio di trovar pace.
Cosa sarei senza te è facile dirlo;
occhi che non osano guardare,
fuoco senza coraggio. Senza di te non sarei.
Ecco perchè ti celebro. Mio Dioniso dai bruni capelli.
Oh mio Dioniso dai bruni capelli. La tua pelle è mare
le tue labbra torpedine in cui perdersi
e la tua voce,eco lontana che ammalia.
Solo lo starti accanto mi rende donna migliore
solo il respirare con te motiva i miei giorni.
solo il vivere insieme è ebbro desio
Non c'è creatura sulla terra oscura simile a te.
Anni di amore hanno purificato la mia anima
ridato luce ad angosce mai sopite o sparite
viverti è stato esperienza che sublima,che avvolge
e travolge. Permette al cuore mio di trovar pace.
Cosa sarei senza te è facile dirlo;
occhi che non osano guardare,
fuoco senza coraggio. Senza di te non sarei.
Ecco perchè ti celebro. Mio Dioniso dai bruni capelli.
7 Novembre.
di Rossana De Lucia
Mi sembrasti un sogno quel giorno.
Invece per metà eri uomo,e per metà sei realtà.
La mia realtà. Con stupore ci inventammo.
Il destino ci riservò carezze.
Fascino e sobrietà si mescolano
bellezza vestita d’innocenza.
La nostra magia sta nei particolari.
Fusione audace la nostra. Riuscita.
O Petalo di rosa porpurea, mia rarità.
Come diamante mi custodisci felice.
Cedono al tuo tocco gentile i miei seni
Tremano le mie cosce in mezzo al tuo respiro.
Misurata. Profonda e suggestiva,
la nostra unione. Santuario inviolabile.
Io,oggetto della tua più calda devozione
Posso solo amarti.Da quel 7 Novembre.
Invece per metà eri uomo,e per metà sei realtà.
La mia realtà. Con stupore ci inventammo.
Il destino ci riservò carezze.
Fascino e sobrietà si mescolano
bellezza vestita d’innocenza.
La nostra magia sta nei particolari.
Fusione audace la nostra. Riuscita.
O Petalo di rosa porpurea, mia rarità.
Come diamante mi custodisci felice.
Cedono al tuo tocco gentile i miei seni
Tremano le mie cosce in mezzo al tuo respiro.
Misurata. Profonda e suggestiva,
la nostra unione. Santuario inviolabile.
Io,oggetto della tua più calda devozione
Posso solo amarti.Da quel 7 Novembre.
Io più Te.
di Rossana De Lucia
Il sole in un angolo. Indugia.
Osservo dalle finestre socchiuse
le foglie leggere e tremolanti,
è piacevole abbandonarsi a noi due.
Pigri e sereni,l’uno accanto all’altro.
Tra carezze e sorrisi,respiri su di me.
Mentre le mie mani si muovono
sulla camicia che hai indosso.
Un vecchio film ed un caffè.Io più te
pensieri e parole in bianco e nero.
Poesia e romanticismo racchiusi
nei nostri pomeriggi d’ottobre.
Un trionfo di fuoco in quest’aria d’autunno.
La lunga notte poco a poco svanirà.
Un bacio profondo, un nodo alla cravatta
ed è già domani. Il tuo viso rivedrò ancora.
Osservo dalle finestre socchiuse
le foglie leggere e tremolanti,
è piacevole abbandonarsi a noi due.
Pigri e sereni,l’uno accanto all’altro.
Tra carezze e sorrisi,respiri su di me.
Mentre le mie mani si muovono
sulla camicia che hai indosso.
Un vecchio film ed un caffè.Io più te
pensieri e parole in bianco e nero.
Poesia e romanticismo racchiusi
nei nostri pomeriggi d’ottobre.
Un trionfo di fuoco in quest’aria d’autunno.
La lunga notte poco a poco svanirà.
Un bacio profondo, un nodo alla cravatta
ed è già domani. Il tuo viso rivedrò ancora.
Ombre
l'Alchimista
La vita s'interruppe.Cessò,
come se quel respiro non servisse
dolce è la morte,figlia di esistenze fugaci.
Un ultimo respiro e poi l'abisso.
Con la sua veste nera e definitiva.Vaga
distratta e tutto minaccia,speranze e
ardori svaniscono.Tutto si ferma,
male generato e mai perdonato.
Vile e sonoro è il suo silenzio
tormenta violenta fatta d'oblio,
spaventa e disorienta il suo solo nome.
Apocalittica è l'ira che genera.
Incontenibili le lacrime ad essa donate
freddo profumo e colori di iris
veli eburnei scendono su capi dolenti.
Inermi,ombre,attendiamo la sua nuova alba.
come se quel respiro non servisse
dolce è la morte,figlia di esistenze fugaci.
Un ultimo respiro e poi l'abisso.
Con la sua veste nera e definitiva.Vaga
distratta e tutto minaccia,speranze e
ardori svaniscono.Tutto si ferma,
male generato e mai perdonato.
Vile e sonoro è il suo silenzio
tormenta violenta fatta d'oblio,
spaventa e disorienta il suo solo nome.
Apocalittica è l'ira che genera.
Incontenibili le lacrime ad essa donate
freddo profumo e colori di iris
veli eburnei scendono su capi dolenti.
Inermi,ombre,attendiamo la sua nuova alba.
Mai Senza Amarci
di Rossana De Lucia
Lungo è il confine della mente
oscilla,come un pendolo,è dolcezza e follia.
Non c’è motivo di allarmarsi
disse sicuro il cavaliere.
Questo è l’amore .Il viaggio del nostro destino,
il valore di noi traspare dagli occhi.
Basta parlare,le disse imperativo.
Mai senza amarci,io e te. Come solo noi.
Gli altri,estranei e lontani,osservano,
c’è tanta confusione lì fuori.
Qui dentro invece sollievo. Bevi dalle mie mani.
Tu la mia fonte. Io la tua.
Il vento ululaa e le fiere ringhiano
mentre le nostre bocche vicine si sorridono
al calar del sole si sfiorano.
E fu giorno.
oscilla,come un pendolo,è dolcezza e follia.
Non c’è motivo di allarmarsi
disse sicuro il cavaliere.
Questo è l’amore .Il viaggio del nostro destino,
il valore di noi traspare dagli occhi.
Basta parlare,le disse imperativo.
Mai senza amarci,io e te. Come solo noi.
Gli altri,estranei e lontani,osservano,
c’è tanta confusione lì fuori.
Qui dentro invece sollievo. Bevi dalle mie mani.
Tu la mia fonte. Io la tua.
Il vento ululaa e le fiere ringhiano
mentre le nostre bocche vicine si sorridono
al calar del sole si sfiorano.
E fu giorno.
In Questa Luce.
l' Alchimista
Il tempo ci dava coraggio
ci ancorava al luogo con vigore
tra i nostri illusori sentimenti
e le nostre tanto audaci aspettative.
Era facile,con la vita davanti
nutrirsi d'eternità,effimere
e quiete le nostre anime volavano
eterno ci appariva anche l'amore.
Il cuore in affanno,spezzato,bistrattato
lacerato e all'improvviso sorpreso
da quell'inaspettato abbandono.
Elaborare il lutto,in questa luce.
Mistica,trascendente,la dimensione
diventa sacra.Un vero paradiso.Perduto.
Ma un nefasto richiamo parte da dentro
lì nel profondo,nascosto dagli anni.
Adesso,giunto all'età della ragione
c'è voglia di lasciare tutto in ordine
un'ansia retrospettiva rapisce.
Morire da sani dopo una vita malata.
ci ancorava al luogo con vigore
tra i nostri illusori sentimenti
e le nostre tanto audaci aspettative.
Era facile,con la vita davanti
nutrirsi d'eternità,effimere
e quiete le nostre anime volavano
eterno ci appariva anche l'amore.
Il cuore in affanno,spezzato,bistrattato
lacerato e all'improvviso sorpreso
da quell'inaspettato abbandono.
Elaborare il lutto,in questa luce.
Mistica,trascendente,la dimensione
diventa sacra.Un vero paradiso.Perduto.
Ma un nefasto richiamo parte da dentro
lì nel profondo,nascosto dagli anni.
Adesso,giunto all'età della ragione
c'è voglia di lasciare tutto in ordine
un'ansia retrospettiva rapisce.
Morire da sani dopo una vita malata.
L'Inizio.
di Rossana De Lucia
La campana tuona severa
tra la folla chiassosa e ignara. Corrono.
Ci sono anch’io tra loro
ma i miei occhi no. Guardano altrove.
Stai per arrivare. Tremore ed estasi a confondermi dentro.
Eccoti; il tuo profumo mi rapisce, il tuo sorriso accennato poi.
Lentamente ti scruto tra la folla che oscura la tua immagine,
lenti e decisi i miei passi, e i miei occhi che continuano a sfiorarti.
Ad un tratto,fra tante,è la mia mano che scegli
la felicità è li con me,mentre intorno tutto tuona.
Mi prendi. Vuoi proteggermi. Mi volto.Siamo labbra su labbra
tutto intorno,tra danze d’indifferenza e ipocrisia,brilliamo noi
Lì,uniti nel frastuono di quel giorno di Novembre,noi due.
Uniti e inconsapevoli, stringiamo il nostro futuro. Io e te.
Un vento di silenzioso amore ci avvolge e ci tiene stretti.
Promesse e parole impossibili da dimenticare,
ancora oggi un’unione che risplende
Questo fu l’inizio e non conoscerà mai fine.
tra la folla chiassosa e ignara. Corrono.
Ci sono anch’io tra loro
ma i miei occhi no. Guardano altrove.
Stai per arrivare. Tremore ed estasi a confondermi dentro.
Eccoti; il tuo profumo mi rapisce, il tuo sorriso accennato poi.
Lentamente ti scruto tra la folla che oscura la tua immagine,
lenti e decisi i miei passi, e i miei occhi che continuano a sfiorarti.
Ad un tratto,fra tante,è la mia mano che scegli
la felicità è li con me,mentre intorno tutto tuona.
Mi prendi. Vuoi proteggermi. Mi volto.Siamo labbra su labbra
tutto intorno,tra danze d’indifferenza e ipocrisia,brilliamo noi
Lì,uniti nel frastuono di quel giorno di Novembre,noi due.
Uniti e inconsapevoli, stringiamo il nostro futuro. Io e te.
Un vento di silenzioso amore ci avvolge e ci tiene stretti.
Promesse e parole impossibili da dimenticare,
ancora oggi un’unione che risplende
Questo fu l’inizio e non conoscerà mai fine.
Stanza n°72
di Rossana De Lucia
Ad ali spiegate volano i miei desideri,
la meta ambita è calda. Puro fascino e mistero.
Su presto,accoglimi e sigillami in te,
ricamato è il mio corpo sul tuo. Dove finisce il mio comincia il tuo
Di muschio e seta la mia pelle,
quando incontra la mirra intensa della tua … è magia.
Le tue mani dirigono la mia schiena;che trema.
Il mio viso si adagia sul tuo petto;che vive di me.
Il tempo urla la sua fretta,ma tu l’hai fermato.
Il suono dei nostri nomi evoca ricordi infiniti,
sensualità e ironia;un amore da narrare.
Scrivo di te in versi e cadono parole e amore.
La bellezza di noi mi emoziona ancora. Tremano gli occhi.
Di cristallo le mie lacrime diventano diamanti sulla tua pelle,
poi la tua mano sul mio ventre. Più mi stringi e più ti amo.
Piango gioia e desideri,per la vita che darò e che ti somiglierà.
la meta ambita è calda. Puro fascino e mistero.
Su presto,accoglimi e sigillami in te,
ricamato è il mio corpo sul tuo. Dove finisce il mio comincia il tuo
Di muschio e seta la mia pelle,
quando incontra la mirra intensa della tua … è magia.
Le tue mani dirigono la mia schiena;che trema.
Il mio viso si adagia sul tuo petto;che vive di me.
Il tempo urla la sua fretta,ma tu l’hai fermato.
Il suono dei nostri nomi evoca ricordi infiniti,
sensualità e ironia;un amore da narrare.
Scrivo di te in versi e cadono parole e amore.
La bellezza di noi mi emoziona ancora. Tremano gli occhi.
Di cristallo le mie lacrime diventano diamanti sulla tua pelle,
poi la tua mano sul mio ventre. Più mi stringi e più ti amo.
Piango gioia e desideri,per la vita che darò e che ti somiglierà.
I Clown.
di Rossana De Lucia
Insolente e un po’ goffo si camuffa con colori e allegria
ma dietro quel naso rosso e la parrucca c’è tutta la sua malinconia.
In aria spruzzi coriandoli e gioia,dentro però troppa solitudine e noia.
Quanti clown travestiti ho conosciuto. Allegri ma tristi. Sbiaditi.
Far ridere è la loro missione. Alcuni ci riescono.
Ma quando è buio,oltre alla loro anima, lasciano la maschera cadere;
via quel rimmel, cera e risi amari. Colano giù da quel viso estraneo.
Ostentano sicurezza fingendo ilarità; ma non ridono mai per davvero.
Amore mio,cosa ne sarà di questi tristi pagliacci?
Quegli occhi che fan ridere ma non ridono,
danno gioia ma non godono,
imprigionati nella loro vana illusione?
Troppi ne ho incontrati di clown infelici e invidiosi
bramosi e disperati, i loro occhi mi inseguono. Ma perché?
Desiderano la mia fortuna. Vogliono te …
ma tu vuoi me soltanto e per sempre, e di eterna gioia io muoio.
ma dietro quel naso rosso e la parrucca c’è tutta la sua malinconia.
In aria spruzzi coriandoli e gioia,dentro però troppa solitudine e noia.
Quanti clown travestiti ho conosciuto. Allegri ma tristi. Sbiaditi.
Far ridere è la loro missione. Alcuni ci riescono.
Ma quando è buio,oltre alla loro anima, lasciano la maschera cadere;
via quel rimmel, cera e risi amari. Colano giù da quel viso estraneo.
Ostentano sicurezza fingendo ilarità; ma non ridono mai per davvero.
Amore mio,cosa ne sarà di questi tristi pagliacci?
Quegli occhi che fan ridere ma non ridono,
danno gioia ma non godono,
imprigionati nella loro vana illusione?
Troppi ne ho incontrati di clown infelici e invidiosi
bramosi e disperati, i loro occhi mi inseguono. Ma perché?
Desiderano la mia fortuna. Vogliono te …
ma tu vuoi me soltanto e per sempre, e di eterna gioia io muoio.
L'Orizzonte.
di Ilenia Marini
Quante strade e città deve passare una donna
per poi essere e diventare donna.
Quanti mari un navigatore solcare
per raggiungere l’appagatezza dell’anima.
Quante altre notti dovrò alzare la testa
e vedere il cielo e le sue stelle senza te.
Quanti tramonti dovrò sognare sola
prima che tu metta la tua mano su di me.
Passano le stagioni ma il mio cuore è triste
e desideroso. Non vuoi vedermi al chiaro di luna?
Toccare i miei capelli e sentire l’odore del mare.
Saranno ore di magia. Liberi entrambi dai nostri fardelli.
Quella notte cielo e terra si fonderanno
Come carne ed ossa. Come bianco e nero.
Dammi la mano,andiamo insieme,verso l’orizzonte,
ti porterò dove dimenticherai il mondo.
per poi essere e diventare donna.
Quanti mari un navigatore solcare
per raggiungere l’appagatezza dell’anima.
Quante altre notti dovrò alzare la testa
e vedere il cielo e le sue stelle senza te.
Quanti tramonti dovrò sognare sola
prima che tu metta la tua mano su di me.
Passano le stagioni ma il mio cuore è triste
e desideroso. Non vuoi vedermi al chiaro di luna?
Toccare i miei capelli e sentire l’odore del mare.
Saranno ore di magia. Liberi entrambi dai nostri fardelli.
Quella notte cielo e terra si fonderanno
Come carne ed ossa. Come bianco e nero.
Dammi la mano,andiamo insieme,verso l’orizzonte,
ti porterò dove dimenticherai il mondo.
Solo tu mi hai.
di Rossana De Lucia
Dicono di lei,creatura di venerea bellezza. È luce e sorriso.
Dicono di lui,occhi dolci e insolenti. Tocco duro e indelebile.
N ed R,molto più di due lettere annesse;corpi intersecati
simbioticamente; cuori che sanguinano se lontani.
Lei è la mia donna. Da la vita e la preserva; sinuosi ondeggiano
i suoi capelli creando incanto e magia dal nulla.
Lui è il mio uomo. Musica e danza il suo corpo sul mio;
custode protettivo della sua musa. E’ estasi .
Conosce tutto di me,anche quella ruga bellissima e fugace che
tento di nascondere dal viso prima che altri la notino.
Mi inchino a lui come al cospetto di un’opera d’arte sognata;
così devotamente sua scelsi di essere. Ci unimmo nell’infinito.
Solo tu mi hai. Consapevoli e bramosi i nostri sguardi incrociati.
Quel letto, osservatore discreto di passione cosce mani e
promesse;infrante rispettate rinnovate in eterno,ci ama.
L’inno del nostro amore è già intonato e prepotente tuonerà.
Dicono di lui,occhi dolci e insolenti. Tocco duro e indelebile.
N ed R,molto più di due lettere annesse;corpi intersecati
simbioticamente; cuori che sanguinano se lontani.
Lei è la mia donna. Da la vita e la preserva; sinuosi ondeggiano
i suoi capelli creando incanto e magia dal nulla.
Lui è il mio uomo. Musica e danza il suo corpo sul mio;
custode protettivo della sua musa. E’ estasi .
Conosce tutto di me,anche quella ruga bellissima e fugace che
tento di nascondere dal viso prima che altri la notino.
Mi inchino a lui come al cospetto di un’opera d’arte sognata;
così devotamente sua scelsi di essere. Ci unimmo nell’infinito.
Solo tu mi hai. Consapevoli e bramosi i nostri sguardi incrociati.
Quel letto, osservatore discreto di passione cosce mani e
promesse;infrante rispettate rinnovate in eterno,ci ama.
L’inno del nostro amore è già intonato e prepotente tuonerà.
Come d'argilla.
di Rossana De Lucia
Indagò. Trovò la tua anima nera. La ricordava candida.
Da allora un cuore tormentato,battiti accelerati,un’anima sotto sopra.
Il dolore lentamente gode e logora,eri ad uno stadio terminale;
trovasti in lei la tua cura palliativa,ma fu per poco.
La dolce guerriera si nutriva ormai solo di illusioni e lacrime,
incubi e sfiducia. Smise di sorridere. Il mondo allora si abbuiò.
L’essere umano va salvato,migliorato. Ma la guerriera è ormai stanca.
Codardi. Egoisti. Non udite il suo urlo disperato e fragile?
Come d’argilla la fragile guerriera si sciolse. Non abbandonarti gridò lui.
E’ tardi. La corazza sta affondando e trascina negli abissi le sue carni
così nivee e rare, quell’anima così indifesa e lesa. Ti amo supplicò lui.
Vana è la battaglia povero Don Chisciotte.
Aspettate. Di colpo la folla incredula brilla di speranza,
dalle acque ecco riemergere una veste bianca … è la sua anima.
L’amato le cinge la chioma castana e quel suo viso immacolato.
La dolce guerriera è salva. Ora ovunque vorrà andrà.Sarà.
Da allora un cuore tormentato,battiti accelerati,un’anima sotto sopra.
Il dolore lentamente gode e logora,eri ad uno stadio terminale;
trovasti in lei la tua cura palliativa,ma fu per poco.
La dolce guerriera si nutriva ormai solo di illusioni e lacrime,
incubi e sfiducia. Smise di sorridere. Il mondo allora si abbuiò.
L’essere umano va salvato,migliorato. Ma la guerriera è ormai stanca.
Codardi. Egoisti. Non udite il suo urlo disperato e fragile?
Come d’argilla la fragile guerriera si sciolse. Non abbandonarti gridò lui.
E’ tardi. La corazza sta affondando e trascina negli abissi le sue carni
così nivee e rare, quell’anima così indifesa e lesa. Ti amo supplicò lui.
Vana è la battaglia povero Don Chisciotte.
Aspettate. Di colpo la folla incredula brilla di speranza,
dalle acque ecco riemergere una veste bianca … è la sua anima.
L’amato le cinge la chioma castana e quel suo viso immacolato.
La dolce guerriera è salva. Ora ovunque vorrà andrà.Sarà.
Attesa.
di Ilenia Marini
Tutti quelli che ho qui intorno
vengono da qualche parte.
Ma vogliono solo dimenticare,
e vestirsi,come me,con abiti nuovi.
Ho visto solo la tua faccia
mi ha preso,rapita e tatuata.
Nessuno ha visto la mia paura
è reale,solida.Se vuoi te la presento.
O donna,alzati e vattene.Quello è il mio posto
da questa pura rabbia deve nascere un fiore.
Alla tua stazione virile voglio arrivare
ma Dio solo sa quando.
Tu piangesti,urlasti,bestemmiasti
sei vivo,non sei una bugia.
Ti aspetterò poco più avanti
non devi spiegarmi nulla.Io aspetterò.
vengono da qualche parte.
Ma vogliono solo dimenticare,
e vestirsi,come me,con abiti nuovi.
Ho visto solo la tua faccia
mi ha preso,rapita e tatuata.
Nessuno ha visto la mia paura
è reale,solida.Se vuoi te la presento.
O donna,alzati e vattene.Quello è il mio posto
da questa pura rabbia deve nascere un fiore.
Alla tua stazione virile voglio arrivare
ma Dio solo sa quando.
Tu piangesti,urlasti,bestemmiasti
sei vivo,non sei una bugia.
Ti aspetterò poco più avanti
non devi spiegarmi nulla.Io aspetterò.
La Conferma.
di Rossana De Lucia
Quanto fragore tutt’intorno,troppe cose si muovono,mutano
ma in mezzo a tanta agitazione si scorgono le nostre ombre.
Così intrecciate e stabili. Immobili come eterne.
Vorticosi innocui ronzii ma all’orizzonte TU,sempre.
La mia conferma … conferma di noi.
Mi afferri mi respiri,godi. Mi prendi,non mi lasci mai. Non vuoi
L’Amor puro compone e canta i nostri nomi. Soave è pronunciarli.
Il Vero Amore parla!E’ soddisfatto
ci ha generato e,come una madre orgogliosa col suo primogenito,
fiero ci eleva mostrandoci al mondo.
Non ho mai avuto un cuore tanto rosso. No mai.
Batti cuore,prepotente batti in lui fino a sentirne uno solo
perché l’altro morendo ha scelto di rinascere nel suo petto.
Così generoso,così selettivo ma quando ama così accogliente.
Tu dici di me “l’eccezione”
Io dico di te “la conferma”
L’amore vero ci riconosce e dice “eccovi”
E così radiosa mi fermo,ti guardo,mi stai amando …. allora vivo.
ma in mezzo a tanta agitazione si scorgono le nostre ombre.
Così intrecciate e stabili. Immobili come eterne.
Vorticosi innocui ronzii ma all’orizzonte TU,sempre.
La mia conferma … conferma di noi.
Mi afferri mi respiri,godi. Mi prendi,non mi lasci mai. Non vuoi
L’Amor puro compone e canta i nostri nomi. Soave è pronunciarli.
Il Vero Amore parla!E’ soddisfatto
ci ha generato e,come una madre orgogliosa col suo primogenito,
fiero ci eleva mostrandoci al mondo.
Non ho mai avuto un cuore tanto rosso. No mai.
Batti cuore,prepotente batti in lui fino a sentirne uno solo
perché l’altro morendo ha scelto di rinascere nel suo petto.
Così generoso,così selettivo ma quando ama così accogliente.
Tu dici di me “l’eccezione”
Io dico di te “la conferma”
L’amore vero ci riconosce e dice “eccovi”
E così radiosa mi fermo,ti guardo,mi stai amando …. allora vivo.
Io sono Lei.
di Ilenia Marini
Stanotte ho pianto.Ho pianto molto
un vuoto da onorare,nero da colorare
cos'è che mi rende prigioniera?
Cosa mi blocca qui,sul tuo uscio?
Vieni sole,torna a brillare
asciuga il mio temporale dentro.
Fai tornare la gioia accanto a me
guarisci ferite e mie contraddizioni.
Io sono lei.Non ci credi,ma sono lei.
I suoi occhi,le sue mani su di te
le sue cosce attorno alla tua vita
Io sono lei e lei è me.
Il tempo laverà il sangue
il vento seccherà il dolore
come un angelo apparirai fiero
in una dolce mattina di Agosto.
un vuoto da onorare,nero da colorare
cos'è che mi rende prigioniera?
Cosa mi blocca qui,sul tuo uscio?
Vieni sole,torna a brillare
asciuga il mio temporale dentro.
Fai tornare la gioia accanto a me
guarisci ferite e mie contraddizioni.
Io sono lei.Non ci credi,ma sono lei.
I suoi occhi,le sue mani su di te
le sue cosce attorno alla tua vita
Io sono lei e lei è me.
Il tempo laverà il sangue
il vento seccherà il dolore
come un angelo apparirai fiero
in una dolce mattina di Agosto.
Il Nostro Segreto.
di Ilenia Marini
Quanta gente che ho incontrato
donne uomini e follie
quanta triste umanità,sola,vuota e senza causa
stare sempre lì sospesa
ora basta.Dico No.
I miei occhi su di te,solo quelli,ma per ora.
Tutto intorno c'è sorriso.Mani dolci e la prudenza.
Ma ciò chè è tale rimane.
Non cancello l'emozione,la vivo,la godo e così sia.
I tuoi occhi sogno spesso.Sguardo tenero e profondo.
Un segreto resta tale.Un segreto è meraviglia.
Nasce,cresce e poi divampa.
ma ogni tanto muoio un pò,
l'assenza mi addolora,l'ostacolo mi spaventa.
Ti offro amore ecco cosa.
Nella testa un pensiero solo
la verità,la tua,la mia,
basta che il cuore alla fine trovi casa.
donne uomini e follie
quanta triste umanità,sola,vuota e senza causa
stare sempre lì sospesa
ora basta.Dico No.
I miei occhi su di te,solo quelli,ma per ora.
Tutto intorno c'è sorriso.Mani dolci e la prudenza.
Ma ciò chè è tale rimane.
Non cancello l'emozione,la vivo,la godo e così sia.
I tuoi occhi sogno spesso.Sguardo tenero e profondo.
Un segreto resta tale.Un segreto è meraviglia.
Nasce,cresce e poi divampa.
ma ogni tanto muoio un pò,
l'assenza mi addolora,l'ostacolo mi spaventa.
Ti offro amore ecco cosa.
Nella testa un pensiero solo
la verità,la tua,la mia,
basta che il cuore alla fine trovi casa.
L'Eccezione.
di Nicola Giordano
Come scordare quegli attimi di paura,
il sudore si fa freddo,tu che urli il tuo disprezzo.
Tutto intorno il vento tace
sembra quasi in attesa restare.
Il dolore si fa lacrima,la paura una certezza.
Mi domando in mezzo al panico
tra l'incredulo e lo sgomento.Può l'eterno avere fine?
Può l'oblio scendere codardo?
Come foglia morta,come amaro rimpianto
come una colpa o come una macchia.
Può l'amore farsi fenice?
Rinascere dal fuoco più puro di prima?
Poi una sera cambia tutto.Pochi sguardi e mille sensi,
carezze con abbracci,Amore addosso, pelle su pelle.
Gli innamorati sono sempre soli.Si dice.
Ma da oggi noi siamo questo:l'eccezione.
il sudore si fa freddo,tu che urli il tuo disprezzo.
Tutto intorno il vento tace
sembra quasi in attesa restare.
Il dolore si fa lacrima,la paura una certezza.
Mi domando in mezzo al panico
tra l'incredulo e lo sgomento.Può l'eterno avere fine?
Può l'oblio scendere codardo?
Come foglia morta,come amaro rimpianto
come una colpa o come una macchia.
Può l'amore farsi fenice?
Rinascere dal fuoco più puro di prima?
Poi una sera cambia tutto.Pochi sguardi e mille sensi,
carezze con abbracci,Amore addosso, pelle su pelle.
Gli innamorati sono sempre soli.Si dice.
Ma da oggi noi siamo questo:l'eccezione.
Per chi si ama.
di Ilenia Marini
Non esiste montagna che possa fermare il mio cuore
non c'è scoglio che riesca ad ostacolare
non marea che mi impedisca di salpare
e nemmeno tu,sappilo.
Ieri ho guardato in fondo al fiume
e cosa credi che abbia visto?
Ho visto lui che mi fissava
c'era lui che si muoveva sereno.
Poi ho continuato a guardare
è comparsa un'aquila dalle ali bianche
sembrava un fantasma
invece arrivava per me.
Non esiste voce che limiti il mio corpo
non c'è pioggia che spenga il mio fuoco.
Io dispongo,io decido,io desidero
E tu?Dimmi solo si.E vieni da me.
non c'è scoglio che riesca ad ostacolare
non marea che mi impedisca di salpare
e nemmeno tu,sappilo.
Ieri ho guardato in fondo al fiume
e cosa credi che abbia visto?
Ho visto lui che mi fissava
c'era lui che si muoveva sereno.
Poi ho continuato a guardare
è comparsa un'aquila dalle ali bianche
sembrava un fantasma
invece arrivava per me.
Non esiste voce che limiti il mio corpo
non c'è pioggia che spenga il mio fuoco.
Io dispongo,io decido,io desidero
E tu?Dimmi solo si.E vieni da me.
Regina Nera
di Rossana De Lucia
Smettete di parlare,basta far rumore
sto cercando di dimenticare.
Mille voci nella testa,cento grida per la strada
ma nel cuore un'eco sola.
Quando sarò regina mi vendicherò
zero pietà,zero compassione.
L'opinione avversa sarà annullata
l'idea altrui silenziata.
Ora che fai?Non ricordi il mio nome?
La paura che si irradia,come un virus dentro al sangue
corre,spezza,blocca le vene,
Sale al cuore e lo tormenta.
Pioggia cadi,lavami l'anima
pioggia scendi,cancella il dolore.
La polvere,le urla,il vomito ed il panico.
Poi il ritorno.Accanto a te.
sto cercando di dimenticare.
Mille voci nella testa,cento grida per la strada
ma nel cuore un'eco sola.
Quando sarò regina mi vendicherò
zero pietà,zero compassione.
L'opinione avversa sarà annullata
l'idea altrui silenziata.
Ora che fai?Non ricordi il mio nome?
La paura che si irradia,come un virus dentro al sangue
corre,spezza,blocca le vene,
Sale al cuore e lo tormenta.
Pioggia cadi,lavami l'anima
pioggia scendi,cancella il dolore.
La polvere,le urla,il vomito ed il panico.
Poi il ritorno.Accanto a te.
Abbandonarsi.
di Rossana De Lucia
Chi c'è la dietro?Chi c'è la dietro?
Chi si nasconde oltre il muro?
Donne,bambini,cani o semplicemente ombre?
A che serve il cuore senza un movente?
Riderò,si riderò.Lo giuro a me stessa.
Ingoierò tutto,ingoierò tutto
fino alla fine,fino a riempire l'odio.
Lo farò perchè va fatto.Ognuno lo sa.
Ho paura a pensarlo ma forse è così
la vita è un fruscio,ti giri e se n'è andata.
Zero miracoli,zero sorprese
casualità e tramonti di sangue.
Chi c'è la dietro? Chi c'è la dietro?
Ora è più chiaro,sembra essere l'anima;
buttala via,gettala via.
Non sto scherzando.Il tempo è finito.
Chi si nasconde oltre il muro?
Donne,bambini,cani o semplicemente ombre?
A che serve il cuore senza un movente?
Riderò,si riderò.Lo giuro a me stessa.
Ingoierò tutto,ingoierò tutto
fino alla fine,fino a riempire l'odio.
Lo farò perchè va fatto.Ognuno lo sa.
Ho paura a pensarlo ma forse è così
la vita è un fruscio,ti giri e se n'è andata.
Zero miracoli,zero sorprese
casualità e tramonti di sangue.
Chi c'è la dietro? Chi c'è la dietro?
Ora è più chiaro,sembra essere l'anima;
buttala via,gettala via.
Non sto scherzando.Il tempo è finito.
E Ogni volta.
di Ilenia Marini
Ogni volta che penso a te
il fiato mi manca ed ho paura.
Credo di andare avanti e star bene
anche senza te.Ma è illusione.
Dimentico gli altri,me stessa,la vita
senza il tuo respiro accanto.
Un'ossessione?No, è pura necessità.
Bisogno sopito.Desiderio sognato.
Ogni volta quando parlo di te,
la gola si stringe,una lacrima mi sfiora
è un'emozione attesa,la mia
maledetta emozione attesa.
Troppe volte ti ho sfiorato
troppi sbagli ho fatto sul percorso.
Ma adesso no.Ora basta.
Tiro fuori l'anima e così sia.
il fiato mi manca ed ho paura.
Credo di andare avanti e star bene
anche senza te.Ma è illusione.
Dimentico gli altri,me stessa,la vita
senza il tuo respiro accanto.
Un'ossessione?No, è pura necessità.
Bisogno sopito.Desiderio sognato.
Ogni volta quando parlo di te,
la gola si stringe,una lacrima mi sfiora
è un'emozione attesa,la mia
maledetta emozione attesa.
Troppe volte ti ho sfiorato
troppi sbagli ho fatto sul percorso.
Ma adesso no.Ora basta.
Tiro fuori l'anima e così sia.
Il Brivido.
di Ilenia Marini
Come mi guardi tu,nessuno lo fa
sotto la pioggia o sotto il sole.
Come mi stringi tu, nessuno mai
dolce e forza insieme.
Come mi infiammi tu,nessuno ci riesce
ora è certezza e l' ho sempre saputo.
Come mi trovi tu,nessuno ancora,
nel buio della notte,sicura accanto a te.
Come mi ascolti tu,nessuno ci prova
occhi fermi e cuore sciolto.
Come mi desideri tu,nessuno lo sa
solo Orfeo potrebbe imitarti.
Come mi incanti tu,nessuno lo fa
la luna di sera,sullo specchio del mare
lì tua regina danzerei solo con te.
sotto la pioggia o sotto il sole.
Come mi stringi tu, nessuno mai
dolce e forza insieme.
Come mi infiammi tu,nessuno ci riesce
ora è certezza e l' ho sempre saputo.
Come mi trovi tu,nessuno ancora,
nel buio della notte,sicura accanto a te.
Come mi ascolti tu,nessuno ci prova
occhi fermi e cuore sciolto.
Come mi desideri tu,nessuno lo sa
solo Orfeo potrebbe imitarti.
Come mi incanti tu,nessuno lo fa
la luna di sera,sullo specchio del mare
lì tua regina danzerei solo con te.
Senza Te.
di Rossana De Lucia
La tua assenza è il mio tormento.
Mi strugge,mi agita nel letto,insonnia,
è un buco che non riesco a colmare.
Piango e dispero.E' un requiem d'amore.
Senza te non c'è Dio,non c'è vita
un muto cimitero battuto dal vento.
La paura che circonda,il petto che si gonfia
la tua assenza è puro strazio.
Passo tra i passanti,in mezzo a fantasmi e donne sole
il sentiero del martirio senza te è solo buio.
C'è un burrone sulla destra,a sinistra un tizio alto.
Mi avvicino per vedere,ma si gira, è senza volto.
Solo landa desolata,un deserto freddo e nero.
L'ansia schizza dai miei occhi poi mi sento strattonare.
Mi sveglio nuda accanto a te.Per fortuna amore mio.
Solo un sogno.Oppure no?
Mi strugge,mi agita nel letto,insonnia,
è un buco che non riesco a colmare.
Piango e dispero.E' un requiem d'amore.
Senza te non c'è Dio,non c'è vita
un muto cimitero battuto dal vento.
La paura che circonda,il petto che si gonfia
la tua assenza è puro strazio.
Passo tra i passanti,in mezzo a fantasmi e donne sole
il sentiero del martirio senza te è solo buio.
C'è un burrone sulla destra,a sinistra un tizio alto.
Mi avvicino per vedere,ma si gira, è senza volto.
Solo landa desolata,un deserto freddo e nero.
L'ansia schizza dai miei occhi poi mi sento strattonare.
Mi sveglio nuda accanto a te.Per fortuna amore mio.
Solo un sogno.Oppure no?
Frugami nel cuore.
di Rossana De Lucia
Ieri notte è successo.Ancora una volta
è successo.Io e te e il silenzio tutto intorno.
Arrivo,scendi e sali.Ecco il rebus della magia.
Sguardi distratti,risate,alcol.Poi alla fine.Sul letto.
Occhi negli occhi,pelle su pelle.Sempre così
sempre come la prima volta.Ansie,paure e fremiti.
Anticipano esplosione e luna.Teste in alto a guardare le stelle,
che buio che c'è,che freddo che fa.Nudi per terra e nella testa.
Il tempo ce l'ho.Tu coraggio ne hai?
Di oleandro sa la tua schiena,braccia forti e sicure,
ti prego non smettere,io continuo a vibrare.
Fammi vedere gli occhi,inseguimi,feriscimi.E poi tienimi lì.
Scortami gentilmente,mostrami le alternative;
tristezze artiche non voglio più avere.
Accendi una sigaretta e poi fammi morire.
è successo.Io e te e il silenzio tutto intorno.
Arrivo,scendi e sali.Ecco il rebus della magia.
Sguardi distratti,risate,alcol.Poi alla fine.Sul letto.
Occhi negli occhi,pelle su pelle.Sempre così
sempre come la prima volta.Ansie,paure e fremiti.
Anticipano esplosione e luna.Teste in alto a guardare le stelle,
che buio che c'è,che freddo che fa.Nudi per terra e nella testa.
Il tempo ce l'ho.Tu coraggio ne hai?
Di oleandro sa la tua schiena,braccia forti e sicure,
ti prego non smettere,io continuo a vibrare.
Fammi vedere gli occhi,inseguimi,feriscimi.E poi tienimi lì.
Scortami gentilmente,mostrami le alternative;
tristezze artiche non voglio più avere.
Accendi una sigaretta e poi fammi morire.
Amore che vai.
di Rossana De Lucia
Quando ti vidi la prima volta,ricordo tutto,
entrai scalza nella stanza
recavo in mano le mie voglie
e te le porsi li sul petto.
Tu perforasti le vesti,spezzasti gli sguardi
in un attimo eri già dentro il mio cuore.
Quante ore passate da quella tempesta,
ora siam qui.Scambio di sangue.
Non rincorro più la mia gioventù
non mi serve il ricordo,non cerco progressi.
Come un'infezione ti voglio,doglie desiderate
e imbarazzanti e sfiorite pietà.
Rivoglio quegli occhi,rivoglio i respiri
il cuore a pezzi in frantumi,fa niente
mi basta.Davanti allo specchio lo grido ridendo:
O solo te o non voglio più amare.
entrai scalza nella stanza
recavo in mano le mie voglie
e te le porsi li sul petto.
Tu perforasti le vesti,spezzasti gli sguardi
in un attimo eri già dentro il mio cuore.
Quante ore passate da quella tempesta,
ora siam qui.Scambio di sangue.
Non rincorro più la mia gioventù
non mi serve il ricordo,non cerco progressi.
Come un'infezione ti voglio,doglie desiderate
e imbarazzanti e sfiorite pietà.
Rivoglio quegli occhi,rivoglio i respiri
il cuore a pezzi in frantumi,fa niente
mi basta.Davanti allo specchio lo grido ridendo:
O solo te o non voglio più amare.
Romantico Morire
di Rossana De Lucia
Il mio sangue è muto.E parla solo per te.
I santi e i ragionieri non lo sentono più.
Cari amanti state attenti,non usate le mani
il veleno entra nei sogni,li gonfia e poi si cade giù.
Il mio cuore è nudo e vive sotto la pioggia.
Non ascoltare le voci,sanguina e pensa a me.
Il mio cuore è rinato,pazzo e malato ma è rinato.
Di fronte al treno dei ricchi,batte e riflette di luce.
La loro coscienza è lurida o pulita a metà
menefreghismo generale,indifferenza collettiva
verso cristi assassinati ogni giorno
ad ogni angolo di strada.
Vieni amore,entra dove sai
ingrossa dentro e riempi i miei vuoti.
Bagna di essenza ogni centimetro
celebralo mistico e surreale.
Vaga per mari,vola nei venti
fatti arma e rivoluzione.
I santi e i ragionieri non lo sentono più.
Cari amanti state attenti,non usate le mani
il veleno entra nei sogni,li gonfia e poi si cade giù.
Il mio cuore è nudo e vive sotto la pioggia.
Non ascoltare le voci,sanguina e pensa a me.
Il mio cuore è rinato,pazzo e malato ma è rinato.
Di fronte al treno dei ricchi,batte e riflette di luce.
La loro coscienza è lurida o pulita a metà
menefreghismo generale,indifferenza collettiva
verso cristi assassinati ogni giorno
ad ogni angolo di strada.
Vieni amore,entra dove sai
ingrossa dentro e riempi i miei vuoti.
Bagna di essenza ogni centimetro
celebralo mistico e surreale.
Vaga per mari,vola nei venti
fatti arma e rivoluzione.
Silenzio.
di Rossana De Lucia
Non so dirti se cadde davvero quel giorno
se lo vissi sulla mia pelle o
solo nella mia mente.
Ricordo un campo di glicine
ricordo nuvole nere.
Da lontano un piccolo paese si affacciava
i lampi sullo sfondo lo illuminavano
sgomenta e atterita,pareva un purgatorio dantesco.
Gli echi di grida lontane.Paura e silenzio
e filiere di mandorli in fiore.
L'angoscia nel petto si radicava
ma tutto intorno la natura rideva.
Un paradosso evidente che però mi incuriosiva.
L'odoroso segnale del tuo corpo seguivo,
verso il tuo volto d'inganno spingeva.
Arrivata al pozzo finalmente c'era la luce.
Ti vidi e con frasi rudi mi rivolsi: Uomo,
sei tu?Girati e guarda.Sono qui,arrivata da sola.
Pronta a tutto anche allo scontro.Ma tu non sentivi.
Un algido silenzio fu la tua sola risposta.Notte.
se lo vissi sulla mia pelle o
solo nella mia mente.
Ricordo un campo di glicine
ricordo nuvole nere.
Da lontano un piccolo paese si affacciava
i lampi sullo sfondo lo illuminavano
sgomenta e atterita,pareva un purgatorio dantesco.
Gli echi di grida lontane.Paura e silenzio
e filiere di mandorli in fiore.
L'angoscia nel petto si radicava
ma tutto intorno la natura rideva.
Un paradosso evidente che però mi incuriosiva.
L'odoroso segnale del tuo corpo seguivo,
verso il tuo volto d'inganno spingeva.
Arrivata al pozzo finalmente c'era la luce.
Ti vidi e con frasi rudi mi rivolsi: Uomo,
sei tu?Girati e guarda.Sono qui,arrivata da sola.
Pronta a tutto anche allo scontro.Ma tu non sentivi.
Un algido silenzio fu la tua sola risposta.Notte.
Je Désire.
di Rossana De Lucia
Anche Novembre era andato
trascorso il tempo misero ad aspettarti.
Tra sigarette e alcol di piombo
le mie labbra avevano solo sete di te.
La tua presenza era nell'aria
mi arrivava il tuo vento caldo e
l'esuberanza che mi spedivi;
sognavo ore di restare sola con te.Desiderio.
Vertigine forte,amara dolcezza
leccavo ricordi e nutrivo le voglie.
L'inverno si affacciava sul mio viso bianco,
freddo e basta.Questo sentivo.
Vibrare nel petto.Ecco cos'era.
Sfiorarti il viso.Mio unico scopo.
trascorso il tempo misero ad aspettarti.
Tra sigarette e alcol di piombo
le mie labbra avevano solo sete di te.
La tua presenza era nell'aria
mi arrivava il tuo vento caldo e
l'esuberanza che mi spedivi;
sognavo ore di restare sola con te.Desiderio.
Vertigine forte,amara dolcezza
leccavo ricordi e nutrivo le voglie.
L'inverno si affacciava sul mio viso bianco,
freddo e basta.Questo sentivo.
Vibrare nel petto.Ecco cos'era.
Sfiorarti il viso.Mio unico scopo.
Una Farfalla.
di Rossana De Lucia
Ricordo bene quel mattino,ero insieme a te.
Era l'ultima,proprio l'ultima.Di un rosso
cosi intenso,così assolutamente
rosso.Come una lacrima di sangue
quando cade sopra la roccia bianca.
Così rossa,indiscutibilmente rossa.Ed era l'ultima.
Volava a mezz'aria,leggera.Aleggiava sicura
fiera della sua bellezza evidente
per baciare il suo ultimo mondo.
Tra qualche giorno verrà
anche il mio momento,lo sò.
In attesa dell'inevitabile
ripenso a quella farfalla.E questo
insieme a te,mi sembra il posto più bello che esista.
Ora zitto e stringimi.
Era l'ultima,proprio l'ultima.Di un rosso
cosi intenso,così assolutamente
rosso.Come una lacrima di sangue
quando cade sopra la roccia bianca.
Così rossa,indiscutibilmente rossa.Ed era l'ultima.
Volava a mezz'aria,leggera.Aleggiava sicura
fiera della sua bellezza evidente
per baciare il suo ultimo mondo.
Tra qualche giorno verrà
anche il mio momento,lo sò.
In attesa dell'inevitabile
ripenso a quella farfalla.E questo
insieme a te,mi sembra il posto più bello che esista.
Ora zitto e stringimi.
Il Cuore Spento.
di Elisa Scarabaggio
Non vedo il tuo viso se non a occhi chiusi.
Mi illudo nel miraggio di un tuo sguardo,
sperando che un giorno tornerai sorgente.
Mi asciugo guardando la tua schiena
e bevo di te i ricordi di un vano passato.
Come vino mi inebriava la tua presenza,
adesso solo il silenzio mi parla di te.
Legati eravamo da un destino comune.
Ma se prima ero rosa, ora son spina,
e di noi altro non resta che un fiore appassito.
Mi illudo nel miraggio di un tuo sguardo,
sperando che un giorno tornerai sorgente.
Mi asciugo guardando la tua schiena
e bevo di te i ricordi di un vano passato.
Come vino mi inebriava la tua presenza,
adesso solo il silenzio mi parla di te.
Legati eravamo da un destino comune.
Ma se prima ero rosa, ora son spina,
e di noi altro non resta che un fiore appassito.
Il Tempo Perduto.
di Rossana De Lucia
Mancano quelle sere rosse d'estate
nelle quali andavo via solitaria.
In mezzo al malto scrutavo
l'erba umida e misteriosa.
Col vento caldo che mi attirava
anima e cuore d'incanto si univano.
Era un sogno ad occhi aperti
spoglia di ogni antico timore
Non pensavo a nulla,non dicevo nulla.
Proseguivo felice e intimamente emozianata.
Ero una vagabonda che andava lì
verso l'amore.Lì dove la sera
dietro la collina,circondata da stelle
mi fissava non più rossa ma nera.
Lenta e placida da contemplare.
Era lo sguardo del mio tempo perduto.
nelle quali andavo via solitaria.
In mezzo al malto scrutavo
l'erba umida e misteriosa.
Col vento caldo che mi attirava
anima e cuore d'incanto si univano.
Era un sogno ad occhi aperti
spoglia di ogni antico timore
Non pensavo a nulla,non dicevo nulla.
Proseguivo felice e intimamente emozianata.
Ero una vagabonda che andava lì
verso l'amore.Lì dove la sera
dietro la collina,circondata da stelle
mi fissava non più rossa ma nera.
Lenta e placida da contemplare.
Era lo sguardo del mio tempo perduto.
Pensiero che Sanguina.
di Elisa Scarabaggio
Pieno è il silenzio di chi parole non ha,
solo sospiri affannati.
In disparte guarda colui che ha amato,
e si riscopre un'estranea.
Non più sentimenti da dedicargli,
ma solo silenti pensieri,
che altro non sanno se non di ricordi.
Spenta si riveste dopo l’atto carnale
e realizza il tramonto di un domani osservato per anni.
Senza più emozioni
Vaga all’ombra dei suoi respiri.
Lasciarlo scivolare nell’oblio,
o ritentare ancora forse invano?
Apatica e inerme.
solo sospiri affannati.
In disparte guarda colui che ha amato,
e si riscopre un'estranea.
Non più sentimenti da dedicargli,
ma solo silenti pensieri,
che altro non sanno se non di ricordi.
Spenta si riveste dopo l’atto carnale
e realizza il tramonto di un domani osservato per anni.
Senza più emozioni
Vaga all’ombra dei suoi respiri.
Lasciarlo scivolare nell’oblio,
o ritentare ancora forse invano?
Apatica e inerme.
Un Nuovo Mondo.
di Elisa Scarabaggio
All'improvviso qualcosa cambia. Ti senti sola. Tutto quello che prima era certezza, lascia il posto a ciò che hai sempre scacciato. Rimani sola con te stessa, in un mondo nuovo, che credi di conoscere. Credevi.
Scopri emozioni, sensazioni sconosciute fino a quel momento. Ti spaventi e ti stupisci. Magari ti ammiri o ti disprezzi. Cerchi di giustificarti un giorno, e quello dopo ti accusi. Non capisci, ti domandi come sia stato possibile arrivare a quella situazione.
Forse è stato il caso o solo conseguenza dei tuoi errori. Credi di aver toccato il fondo, ma non è così e ti aggrappi a qualsiasi situazione per non continuare a cadere. Spesso gli appigli sono sbagliati e rischi di cadere ancora più giù.
Arriverà però il giorno della risalita, magari con l'aiuto giusto, magari da sola. L'importante è risalire, non annegare nel dolore della solitudine, spesso cara e rassicurante, protettiva dall'opportunismo della gente. Ma soli siamo inutili come un lucchetto senza chiave.
Ci vuole quella giusta per aprirci al mondo, che visto dalla nuova prospettiva, sarà un mondo nuovo.
Scopri emozioni, sensazioni sconosciute fino a quel momento. Ti spaventi e ti stupisci. Magari ti ammiri o ti disprezzi. Cerchi di giustificarti un giorno, e quello dopo ti accusi. Non capisci, ti domandi come sia stato possibile arrivare a quella situazione.
Forse è stato il caso o solo conseguenza dei tuoi errori. Credi di aver toccato il fondo, ma non è così e ti aggrappi a qualsiasi situazione per non continuare a cadere. Spesso gli appigli sono sbagliati e rischi di cadere ancora più giù.
Arriverà però il giorno della risalita, magari con l'aiuto giusto, magari da sola. L'importante è risalire, non annegare nel dolore della solitudine, spesso cara e rassicurante, protettiva dall'opportunismo della gente. Ma soli siamo inutili come un lucchetto senza chiave.
Ci vuole quella giusta per aprirci al mondo, che visto dalla nuova prospettiva, sarà un mondo nuovo.
Un Ultimo Bacio
di Rossana De Lucia
Il giorno in cui ti sentirai vecchio,tremolante
tra una riva e l'altra del fiume di vita
ricorda le mie parole o sognale.
Ripensa alla luce dei miei occhi
che innamorati,brillavano di te.
Ricorda tutto l'amore che giorno dopo
giorno ti sommergeva come onda,come mare trascinante.
Non l'amore comune,l'amore di tutti
ma quello sacro e immortale.Quello che entrava nella pelle.
Quello dolce , misto a tortura , che faceva sanguinare.
Quando quel giorno giungerà nella tua vita mortale
fai quello che ti dico.Fallo senza pensarci.
Vedrai che una lacrima scenderà traditrice
ma non sarà triste.Sarò semplicemente io.
Che vengo a baciarti per l'ultima volta.
tra una riva e l'altra del fiume di vita
ricorda le mie parole o sognale.
Ripensa alla luce dei miei occhi
che innamorati,brillavano di te.
Ricorda tutto l'amore che giorno dopo
giorno ti sommergeva come onda,come mare trascinante.
Non l'amore comune,l'amore di tutti
ma quello sacro e immortale.Quello che entrava nella pelle.
Quello dolce , misto a tortura , che faceva sanguinare.
Quando quel giorno giungerà nella tua vita mortale
fai quello che ti dico.Fallo senza pensarci.
Vedrai che una lacrima scenderà traditrice
ma non sarà triste.Sarò semplicemente io.
Che vengo a baciarti per l'ultima volta.
Malinconia d' Autunno.
di Rossana De Lucia
Spesso l’autunno ha colori intensi
ma talmente intensi
che fissarli per qualche minuto
ti ridurrebbe il cuore in frantumi.
Per questo motivo sembra sfuggente.
Sa di essere guardato e ammirato
sa di incantare anche i cuori più duri
anche gli occhi della donna più delusa.
Il naufragio silenzioso e inesorabile del tempo
arriva anche per lui. Lo trasfigura.
Ne scolorisce le essenze. Sminuendone l’anima.
Il caldo si fa freddo. Ed è una lacrima per tutti.
Un distratto passante si ferma malinconico
e sul ponte contempla la luce rossa della città.
E’ questa la magia dell’ autunno?
di Rossana De Lucia
Maniacali a Fingere
di Antonia "Cassandra" Crispino
Per gesti, sintagmi. Ci si scopre di traverso. Con dipinti incompleti.
Salti da acrobati per l'indifferenza da glissare.
Per quelle verità che si pensano serie, ma che si radicano e cementano perché non sappiamo spiegarci in altro modo i difetti e le incomprensioni se non ingannandoci di più.
Escludendo noi stessi dalla vita. Escludendo gli altri da noi stessi.
Il mondo e il nulla di fondo, con il desiderio di fuggirlo e la voglia cedevole di esserne parte.
Risucchiati per avere la certezza di non averne altre di queste convinzioni poco convincenti o problemi.
Quelli non si possono glissare. Al massimo arricchire. Ingigantire.
Aggiungendo punti interrogativi alla giornata che volge al termine ma non al dunque.
Il peso del dubbio sgretola le ossa e schiaccia i polmoni.
Lo sapevi?
Giorni di Pioggia di Antonia "Cassandra" Crispino
E così se ne andò lasciando la pioggia a colmare il vuoto della sua assenza tra gli spazi che la folla lasciava per non far mescolare le vite i pensieri gli amori e i dolori. Lei lo guardava indietreggiare dinanzi al futuro che illuminava di grigio e bianco il passato. Stava fuggendo, scappava via dal suo amore sconfinato, infinito come le ore dei giorni insieme.
Eppure non aveva lacrime da dare al vento, né parole da calpestare per stare meglio.
Lo guardò andare via e fu tutto quello che fu capace di fare. Fu così che le nuvole dipinte di un azzurro che sbavava col nero osservarono l'addio.
Un'unica strada e due direzioni opposte. Non si sarebbero più visti. Ritrovarsi? Ma perché?
E comunque l'unico modo era ritornare all'inizio di quel via che conduceva alla fine, lui non l'avrebbe fatto. Neppure lei col cuore muto di sorde lacrime e i pensieri in disordine.
Camminando verso la casa, odorava la pioggia che la bagnava e il vento che le gettava contro il gelo di neve sciolta. E odiava se stessa. Quasi se ne dimenticava quando pensava, ma non ci pensava e comunque ricordava...
"Amami", lo disse al vento e al cielo. L'amore che aveva perduto prima di viverlo le bruciava la pelle e le infastidiva i ricordi, li imbruttiva e lei voleva conservarli così, perfetti sotto il cuscino.
La notte che trascorsero fu vuota, morta e piena di secondi sospesi in un'eternità di sofferenza. Lontani e con due cuori che reclamavano attenzione, che cercavano l'altro.
Quanta stupidità nel raziocinio di due persone che non ascoltano il grido del loro io. Quanta stupidità in una sera con vino e camino. Quanta stupidità in un giro per la città della notte dalle luci rosse.
Per cancellare nulla era sufficiente.
Inutile tentare in ogni caso.
E solo nei giorni, nei mesi, negli anni che videro scorrere su di uno sfondo di vita incolore si permisero il lusso di credere, immaginare e con un pesante male al cuore di riguardare quella scena in cui il mondo correva e loro restavano a leggersi gli occhi tra il calore dei loro respiri.
Quelli di lei sempre più veloci, assalita com’era dal senso di perdita e di abbandono dei primi attimi.
Quelli di lui rapidi, decisi, non si capiva quali tristezze gli indebolissero l’animo e gli togliessero la forza di spiegare.
Eppure per quanto si possa essere testardi, per quanto si possa dare ascolto alle proprie convinzioni, alle proprie esperienze ai propri dolori, ai giorni di terrore e pieni di pianti tra un'avventura e un'altra senza passione e credibilità, niente. Niente può intromettersi, niente può ostacolare il fiorire di un amore. Lo vedi salire verso un destino solo suo.
Quello di esistere, quello di essere perché così è.
E lo ammettiamo alla fine di tutto, quando sentiamo l’ultima goccia di veleno abbandonare la nostra solitudine.
Così fecero loro. Così fece il loro amore.
E così anche il tempo dimentica se il cuore ama. Scorre e passa tra le stagioni.
Li vede passeggiare mano nella mano, rosso su rosso, battito su battito, insieme non importa come, non importa quello che è stato perché sono tornati al via, nonostante tutti i pregiudizi, gli impegni, gli imprevisti di vite che erano, sono, saranno nell’affrontare i dubbi e i dissidi, contrasti ed errori. Saranno perché era questo che doveva essere sin dal principio, da quel giorno di pioggia che faceva chinare loro il capo, come fanno le margherite.
E cadendo lasciano i ricordi alle vecchie corse dei secondi.
Cadono tra il rumore di una parola d'amore, una di passione, una di affetto, una di tenerezza.
Cadono e finisce qui lo scorcio che si è aperto su di loro tra le nubi del diluvio in quel giorno di promesse infrante.
L’intimità dovuta, premio di una ricerca tanto lunga.
Finisce qui, per noi.
di Antonia "Cassandra" Crispino
Luce della Notte
di Rossana De Lucia
In quella calda sera tutto sembrava sparire.
Le strade erano buie,i lampioni illuminavano a stento,
ma la strada da seguire era evidente,
chiara come il cielo sopra la testa.
Non Lo vedi eppure sai che è lì.
Lo stesso vale per te.Non mi vedi
non scorgi il mio volto eppure sai che è li,
lo avverti dentro,nel cuore.Il peso dell'anima.
Poi la luce si accende,
con veloce e forte bagliore.
Sembra un lampo sulla scogliera
sembra il ruggito di un' onda sulla costa.
Il faro,lì sul promontorio,lo ha illuminato per pochi secondi.
Cosa hai visto?
Cos'era quel viso,quell'ombra?
Mentre la schiuma del mare arriva fino a te,
un goccia di sudore ti solca la fronte.
Timore,terrore o solo fatica?
Forse era un fantasma.Cerchi di capire.
Ma nulla ti sembra d'aiuto.
Ti guardi intorno,il nulla ti circonda.
Il buio resta tale.C'è salvezza?C'è speranza?
Nessuno ti porgerà la mano.
Nessuno ti verrà incontro dall'ombra.
O forse si.Ti sforzi e ricordi.
Qualcosa c'è.Qualcuno c'è.
Ci sei tu,con i tuoi fantasmi e i tuoi battiti.
Ci sei tu con le paure e le angosce.
Ci sei tu nella notte.
Sola.Ma ci sei tu.Salvati.
di Rossana De Lucia
Vergine sull’altare del noi.
di Rossana De Lucia
Uno dei miei desideri nascosti è sedermi accanto a te in silenzio.
La voglia è tanta ma spesso è il coraggio che manca.
Ho paura che tutto l’amore che ho,da dentro
emerga fuori e mi si legga sul viso.
Non posso rischiare così.Mostrarmi a te
senza difese,vergine sacrificale sull’altare del NOI.
Ecco perche' non lo faccio.Ma riempio le ore
e la stanza della mia voce,delle mie parole senza sosta.
Celo il mio cuore dietro ai discorsi,
così non lo vedi.E non te ne accorgi.
Di cosa?Ti chiederai.Di come la mia vita sia appesa alla tua.
Non voglia darti anche il peso della mia esistenza.
Sarebbe troppo anche per un uomo forte come te.
Ma sappi che è così.
Violento il mio amore per non espormi al futuro dolore.
Quando la notte son sola
e tu non ci sei,il mio letto mi guarda.
Quel letto dove amore si fa carne,anima e sudore.
Quel letto in cui con te dimentico tutto
ansie e paure.Quel letto in cui il bianco si scioglie col nero
e rinasciamo ogni volta.Si proprio quel letto mi guarda.
Che fai tutta sola?Lui dove sta?Dove si è nascosto?
Anche ai suoi occhi sembro piccola
sperduta fra le bianche lenzuola.
Giro per la casa,piedi nudi e mente sgombra.
La casa è silente,calma come in attesa.
La luce soffusa mi illumina un libro.E’ il tuo.
Che mi sorveglia severo.La sera poi arriva.
Ti vedo avvicinare.Sereno ma forte.Passo calmo e sicuro.
Allungo le mani per toccare le tue.
Contatto che accende.Labbra su labbra,fino a ferirsi.
La notte si illumina,nulla è più freddo,nulla è più silenzioso.
Il vino accompagna ogni nostro tremore
come ambrosia divina,celebra attesi istanti.
Torno al mio desiderio.
Mi siedo accanto a te silenziosa?
Ora ho deciso.
Lo faccio senza paura.
E poi cosa accade?
Tu mi guardi e con gli occhi
mi implori.
Non lasciamoci mai.
di Rossana De Lucia
La voglia è tanta ma spesso è il coraggio che manca.
Ho paura che tutto l’amore che ho,da dentro
emerga fuori e mi si legga sul viso.
Non posso rischiare così.Mostrarmi a te
senza difese,vergine sacrificale sull’altare del NOI.
Ecco perche' non lo faccio.Ma riempio le ore
e la stanza della mia voce,delle mie parole senza sosta.
Celo il mio cuore dietro ai discorsi,
così non lo vedi.E non te ne accorgi.
Di cosa?Ti chiederai.Di come la mia vita sia appesa alla tua.
Non voglia darti anche il peso della mia esistenza.
Sarebbe troppo anche per un uomo forte come te.
Ma sappi che è così.
Violento il mio amore per non espormi al futuro dolore.
Quando la notte son sola
e tu non ci sei,il mio letto mi guarda.
Quel letto dove amore si fa carne,anima e sudore.
Quel letto in cui con te dimentico tutto
ansie e paure.Quel letto in cui il bianco si scioglie col nero
e rinasciamo ogni volta.Si proprio quel letto mi guarda.
Che fai tutta sola?Lui dove sta?Dove si è nascosto?
Anche ai suoi occhi sembro piccola
sperduta fra le bianche lenzuola.
Giro per la casa,piedi nudi e mente sgombra.
La casa è silente,calma come in attesa.
La luce soffusa mi illumina un libro.E’ il tuo.
Che mi sorveglia severo.La sera poi arriva.
Ti vedo avvicinare.Sereno ma forte.Passo calmo e sicuro.
Allungo le mani per toccare le tue.
Contatto che accende.Labbra su labbra,fino a ferirsi.
La notte si illumina,nulla è più freddo,nulla è più silenzioso.
Il vino accompagna ogni nostro tremore
come ambrosia divina,celebra attesi istanti.
Torno al mio desiderio.
Mi siedo accanto a te silenziosa?
Ora ho deciso.
Lo faccio senza paura.
E poi cosa accade?
Tu mi guardi e con gli occhi
mi implori.
Non lasciamoci mai.
di Rossana De Lucia
Angelica. di Antonia "Cassandra" Crispino
Ti vidi in una giornata d’inverno.
Ti vidi che camminavi sulla battigia tra il volo dei gabbiani.
Camminavi mentre il vento ti attraversava e gonfiava il tuo cardigan.
Sembrava così leggero, come se non potesse proteggerti da tutto quel freddo che soffiava sulla sabbia della spiaggia.
Sembrava così leggero che mi veniva voglia di scavalcare la ringhiera che separava il lungomare dagli scogli per correrti in contro e avvolgerti nel calore che la tua vista faceva muovere nel mio sangue, nelle mie vene.
Ti vidi che camminavi lentamente lottando contro le correnti contrarie.
Ti vidi che ti fermavi e alzavi il capo al cielo che minacciava pioggia e tempesta.
Ti vidi che lo chinavi di nuovo, mentre un sorriso ti colorava il viso.
Mi chiesi perché e ancora me lo chiedo.
Continuai a seguirti nei tuoi movimenti misurati e, forse, calcolati.
Seguivo i tuoi passi e i tuoi repentini cambiamenti di equilibrio.
Sbandavi. Eri ubriaca?
Ubriaca di gioia o di vino, non aveva importanza.
Ai miei occhi eri un’angelica creatura discesa con un fulmine dalle nubi scure.
Vidi che, ad un tratto, ti voltavi verso le onde alte, di un blu profondo, più di quello della notte, che mostravano alle saracinesche abbassate le loro bianche creste.
Non riuscii a sentire subito lo sgomento, il terrore, la rabbia che mi assalirono in un tempo mentre vedevo che ti buttavi in mare.
L’angelo caduto per intrattenere il mio sguardo in quella giornata di grigia preoccupazione.
Correvi veloce, come se non vedessi l’ora di ricongiungerti con qualcosa o qualcuno che ti mancava da tanto.
Volevi tornare ai tuoi cieli? Lasciare che la noia travolgesse di nuovo le mie ore su questa terra, sperando che dimenticassi, che pensassi che eri solo un sogno?
Un sogno per quanto meraviglioso, magnifico e realistico è ben lontano dalla bellezza e dallo splendore che irradiavi nell’aria attorno a te anche mentre scendevi inghiottita dalla forza del mare per poi risalire e ridiscendere in quel freddo inferno.
Non so ancora cosa stessi aspettando. Non so perché restassi ad assistere a quel macabro spettacolo.
Volevi fare davvero un bagno? Eri cosciente o no? Sapevi di rischiare? Di pagare con la tua vita il prezzo di quel gesto?
Che tu lo sapessi o meno, che tu volessi o no, io restai lì il tempo di un eterno senza fine.
L’attimo dopo ero da te. Ti stringevo mentre le correnti sbattevano i nostri corpi finalmente allacciati per la salvezza tua e mia.
Pochi istanti e ti tenevo tra le braccia mentre fuggivamo da quella prigione di mura d’acqua.
La spiaggia ci accolse e sembrava più calda di qualsiasi incendio.
Perché c’eri tu. Candida, diafana, con le labbra di sale, le guance abbandonate da qualsiasi accenno di rossore.
Tremavi. Eri viva. Ringraziai i cieli che ti avevano mandata a me o da cui eri stata cacciata dopo tanti anni che non passavo più davanti alla chiesa del paese.
Quando ti poggiai sul letto della mia camera, rimasi a contemplare la tua perfezione.
Non avevo bisogno di osservarti oltre per capire che mai avrei lasciato che tu te ne andassi da lì e anche se mi avessi lasciato avrei fatto qualsiasi cosa per non abbandonare il tuo fianco per il resto della mia esistenza.
Ti avevo amato dal primo momento che avevi imbrigliato i miei caotici pensieri sulla spiaggia e ti amavo distesa su quel letto con il volto baciato da un raggio di sole che aveva bucato la coltre fitta che anneriva il cielo per posarsi su di te.
Ti amerò per il resto dei giorni che vedrò passare e ti amerò davanti ad una tempesta che fa alzare il vento sulla sabbia e davanti al sole che si sforza di raggiungerti perché troppo a lungo dipartito da te.
Ciò che vedo ora è solo il lieve sollevarsi del tuo petto e ciò che sento è il tuo battito più regolare e il tuo respiro calmo che mi coccola.
di Antonia "Cassandra" Crispino
La Bianca.
di Antonia "Cassandra" Crispino
E' come la spiaggia d'inverno un paese immerso in questa pioggia di fine luglio.
E la casa sta zitta, senza altra anima che me.
Ed è buia, perchè non lascio troppe finestre aperte, a parte quelle della mia camera.
La musica bassa, scruto il silenzio.
Batte più forte il cuore ad un tuono o un lampo.
Poi tutto tace, quando si fermano le mani e allora ho veramente paura.
Scende come neve, solo con più rumore, bagnando i balconi e schizzando sui fiori nei vasi.
Mi sorprendo a sentire occhi estranei dal nulla bucarmi le ossa.
Poi mi volto e c'è solo il profilo della porta della camera.
Quando sono diventata così?
Non saprei dirlo.
Allucinazione.
di Rossana De Lucia
La tortuosa via e il bosco nero mi si pongono davanti.
Sento lontani ma vicini tamburi di follia
che l'aria in maniera torbida riecheggia
ed è qui che il mio battito aumenta ed arriva alla gola.
Ma poi tutto passa,il vento mi soffia alle spalle
forse sei tu che mi spingi e accompagni.
Così ritrovo il coraggio e tutto ritorna a fluire.Proseguo.
Mi insinuo nella buia foresta,il passo è lento e impaurito
ma insisto lo stesso.
La canzone dolce della natura
tra gli aghi di erba spada mi attira
è l'aria mistica che mi avvolge che compie il miracolo.
E la mia anima allucinata si sveglia di colpo.
Arrivo verso te
o suono della foresta.Attendimi.
Il sentiero è stato duro,senza difese e stanca appaio.
Imploro il tuo aiuto,dammi il tuo vigore,dammi le tue braccia.
Lanciami nel vento per farmi rinascere
lì verso il sole che sorge.
Voglio essere falco,che la in alto vola fiero.
Con l'anima nuova,sentire finalmente il suono dell'acqua.
Fammi prudente e sapiente,
così da riconoscere il coraggio di una farfalla
e le paure di un leone.
Diventa per me scudo e arma nella vita
vegliami di giorno e proteggimi la notte.
Almeno quando lui non sarà al mio fianco.
Poi alla fine dei giorni,
come aquila, il mio spitito si innalzerà a te
sparendo nella notte nera.
di Rossana De Lucia
Sento lontani ma vicini tamburi di follia
che l'aria in maniera torbida riecheggia
ed è qui che il mio battito aumenta ed arriva alla gola.
Ma poi tutto passa,il vento mi soffia alle spalle
forse sei tu che mi spingi e accompagni.
Così ritrovo il coraggio e tutto ritorna a fluire.Proseguo.
Mi insinuo nella buia foresta,il passo è lento e impaurito
ma insisto lo stesso.
La canzone dolce della natura
tra gli aghi di erba spada mi attira
è l'aria mistica che mi avvolge che compie il miracolo.
E la mia anima allucinata si sveglia di colpo.
Arrivo verso te
o suono della foresta.Attendimi.
Il sentiero è stato duro,senza difese e stanca appaio.
Imploro il tuo aiuto,dammi il tuo vigore,dammi le tue braccia.
Lanciami nel vento per farmi rinascere
lì verso il sole che sorge.
Voglio essere falco,che la in alto vola fiero.
Con l'anima nuova,sentire finalmente il suono dell'acqua.
Fammi prudente e sapiente,
così da riconoscere il coraggio di una farfalla
e le paure di un leone.
Diventa per me scudo e arma nella vita
vegliami di giorno e proteggimi la notte.
Almeno quando lui non sarà al mio fianco.
Poi alla fine dei giorni,
come aquila, il mio spitito si innalzerà a te
sparendo nella notte nera.
di Rossana De Lucia
Essermi.
di Antonia "Cassandra" Crispino
Mi strozzi nel mentre di un tuo ricordo.
Due mani in gola e il disgusto è troppo.
Invece di tenermi la fronte, le mani al caldo.
Finisce che mi lasci.
Come sempre.
Come sai far tu.
Continua che la corsa è lunga.
E il respiro corto.
Ma perchè non so disprezzarti?
Come mai.
Come ti meriteresti.
Ti reggo e cadi altrove.
Ti pretendo e sei altrove.
Cosa non sei.
Stai qui, prendi me, chiedi me.
Anche se me ne sto ferma, inerme.
Anche se non ho nome.
Anche se ti sembro debole.
Anche se sono fragile.
Voglio che tu mi voglia.
Voglio essere desiderata.
Essere scelta.
Essere di chi...
Per chi?
Per te.
No, forse me.
La verità è che non so come essere.
Non lo so e mi riempio d'altri e d'altro.
Finisce che mi lasci.
Ma, ti credo, il motivo è valido.
di Antonia "Cassandra" Crispino
Illuminazione
di Rossana De Lucia
Non riuscivo a luccicare
non riuscivo a imparare a volare
non riuscivo a diventare ciò che volevo
sempre più spesso restavo sorpresa.
Come quando ero adolescente
e poi la luce va via all'improvviso
dinanzi ad un fiume gelato restavo a guardare.
Era il mio fiume gelato.
Da piccola speravo di essere tutto e niente
volevo essere ciò che sognavo ,ciò che amavo di più.
Ma restavo a guardare le stelle
come rinchiusa in un dolce incantesimo .
Poi un giorno di novembre spostai di poco lo sguardo
era sempre stato li,nelle mie vicinanze.
Un incrocio di occhi e l'illuminazione.
Ora si.L'avevo trovato.
di Rossana De Lucia
Intermède de nuit.
di Antonia "Cassandra" Crispino
Quel faro cieco nella notte, quegli abbaglianti che fai impazzire ad ogni incrocio. Via. Toglietevi dalla mia strada. Sì, la mia. Ti scoppia nel petto un dolore, latte caldo. Così familiare. Così intenso. Un dolore. Specificarlo non ti piace. Quanto sei bugiarda. Quanto sei testarda. E respiri, affanni. Uno due tre, uno due tre. Prossimo incrocio e rallenti prima di rischiare di nuovo la vita. Di nuovo. Idiota, sempre guardare a destra e a sinistra. Altri padroni rivendicano la via. Calma, dici. Con calma e non hai più la percezione di ciò che esiste. Ti perdi nella strada che si srotola scura sotto gli pneumatici che stridono. Perdi l'orientamento e il senso di ciò che ti circonda. Solo i fari di chi ti precede restano nel buio fissi nei tuoi occhi. Rischiare proprio ora, proprio così, in fondo, non serve. Il pianto non sale. Non sgorga e rimani secca arida lontana. Siete tutti sceriffi, pazzi, imprudenti, avventurieri, spavaldi. La notte vi aiuta a sentirvi grandi, potenti e segretamente innamorati e accoccolati tra le sue braccia infinite. Poi vi si ferma il respiro sul freno quando è tardi o troppo presto. E ripartite impazienti dopo un semaforo. Sì, anche io. Così libera che paiono i momenti più belli concessimi. Eppure così incatenata in questa sera, in queste ore a questa gola profonda che si espande fino a chissà dove dentro di me. Che non si scioglie, manco se piove. Che si riempie, che mi tiene, la prepotenza dell'acqua e dell'ignoto. Cosa resta quando torni di corsa, attraversando il vialetto come una Furia? La velocità sbiadisce i pensieri, gli umori distorti e torni nella nebbia. Torni ad ansimare. Torni, importa altro? Sì. E' il fine, l'obiettivo. Il mondo che si spalanca e tu, io che resto timida all'ingresso. Tornare, cosa importa tornare...? C'è il viaggio, c'è l'esperienza, c'è quella strada. La strada.
Il Senso della Vita
di Rossana De Lucia
Non serve avere brividi
bisogna dare entusiasmi.
Non serve essere come il fuoco
bisogna saper bruciare.
Non è sufficiente sognare
serve un sogno che sia degno.
Non serve conoscere la destinazione
ma indovinare il sentiero giusto.
Non serve iniziare il cammino da soli
bisogna chiamare anche gli altri.
Ma non tutti gli altri
solo chi il coraggio lo usa.
Insomma alla fine del giro vedrai
che non serve nascere o morire,
non basta amare o odiare.
Serve solo che tu l' abbia fatto.
di Rossana De Lucia
Sensazioni Nuove
di Rossana De Lucia
Non immagino cosa sia. Ma mi piace.
Sognare con le tue parole,
trasportata come nuvola verso il tramonto
e intravedere così la luce dolce delle stelle.
Non immagino cosa sia. Ma mi piace
incrociare distrattamente i tuoi occhi.
Ed emozionarmi dentro ogni volta.
Come il sole che cala lievemente , per far spazio alla luna.
Non immagino cosa sia.Ma mi piace.
Le mie giornate hanno ripreso a brillare.
Il tutto grazie solo alla tua voce ridente,
che risuona nella stanza come flauto soave.
Non immagino cosa sia.Ma mi piace.
Può essere anche dolore pungente,ma lo accetto.
e poi alla fine di tutto,un brivido nuovo.
E' amore.Allora Scusami.
di Rossana De Lucia
Scende un pò il sipario .
di Antonia "Cassandra" Crispino
Accompagnami in questo viaggio, caro Mister.
Prendimi o semplicemente osservami mentre mi trasformo in una sirena e tocco la sabbia del tempo.
Sotto quest'acqua scorre così lento.
Guidami mentre affondo le braccia tra le onde.
Guarda.
Sii geloso del mare che mi culla dolce.
Dolcemente mi fa girare col suo suono a drogarmi l'udito e il cielo a spingere il mio sguardo a volare oltre esso.
Non voglio perderti, Mister, ma evidentemene tu non vuoi me.
E nel mare resto sola.
Post scriptum:
Di quei giorni di vacanza ricordo molte cose. Ricordo che ti pensavo spesso. Ti ricordo nei miei pensieri, quando mi chiedevo tu dove fossi. Dove eri? Un illogico, incasinato problema.
Un problema che non potevo fare a meno di provare a risolvere. O forse avrei dovuto arrendermi. Ho amato questi momenti in cui ricordavo anche di essere figlia del mare. Ricordo quella sensazione di vita eterna. La senti quando l’acqua ti abbraccia. Correvo ogni sera. Ricordo i kilometri che mi lasciavo alle spalle. Forse fuggivo, forse volevo dimostrare di essere forte, di non temere il pericolo quando mi spingevo oltre la zona abitata. Al ritorno scendevo sola per un bagno nel mare rosso. Lì ho sognato di non avere più le gambe.
Migrare e L' impossibile
di Antonia "Cassandra" Crispino
Danzarono sotto le lenzuola come un volo di rondini.
All'alba del crepuscolo si salutarono con cauta circospezione.
E le rondini erano già migrate altrove.
Avevano perso il gruppo.
Il contatto per quelle ore.
E adesso, due sperduti puntini neri nel cielo scuro cercavano la via di casa.
Uccidilo o bacialo forte
di Rossana De Lucia
Tutto ciò che celi nel cuore
non aver paura e spalancalo agli occhi.
Ciò che invece ti sembra di vedere
quello si,attendilo nel cuore.
Di amore si muore lo sai,
ma il rischio vale tutto.
L’amore crea fame per questo ci attira.
per chi è vivo,si torna sempre bambini.
Ogni volta in riva a un mare mistero si ripete
e nessuno ne scopre il motivo.
O si ama o si uccide,siamo uomini.
Solo ciò sappiam fare.
Che sia guerra o letto d’amore,
poi alla fine.Tutti saremo ottantenni.
Saggi chissà o forse solo vecchi
la morte arriverà all’improvviso.
E il cuore impaurito si apre e scappa la vita.
Per questo ti dico
ciò che vedi prendilo con la mano.
Ciò che spaventa uccidilo o bacialo forte
non aver paura e spalancalo agli occhi.
Ciò che invece ti sembra di vedere
quello si,attendilo nel cuore.
Di amore si muore lo sai,
ma il rischio vale tutto.
L’amore crea fame per questo ci attira.
per chi è vivo,si torna sempre bambini.
Ogni volta in riva a un mare mistero si ripete
e nessuno ne scopre il motivo.
O si ama o si uccide,siamo uomini.
Solo ciò sappiam fare.
Che sia guerra o letto d’amore,
poi alla fine.Tutti saremo ottantenni.
Saggi chissà o forse solo vecchi
la morte arriverà all’improvviso.
E il cuore impaurito si apre e scappa la vita.
Per questo ti dico
ciò che vedi prendilo con la mano.
Ciò che spaventa uccidilo o bacialo forte
Al dunque oltre il bivio
di Antonia "Cassandra" Crispino
La notte scese e io piansi. Piansi perchè sentii il cuore aprirsi con un doloroso squarcio mentre percepivo di aver perso qualcosa senza pari.
Piansi perchè era una notte spaventosamente nera e il buio aveva il suono inconfondibile di un abbandono.
Per il tempo. Piansi anche per quello.
Ranicchiata su un fianco nel letto di mio fratello, scossa dai singhiozzi, rimasi a contare le lacrime che scendevano fino allo sfinimento.
Mi invase la desolazione.
Un'atroce amarezza mi fece ripensare a tutte le volte in cui avevo capito che mettere da parte se stessi per gli altri può rivelarsi necessario e perchè mi era capitato di farlo con piacere.
Balle. Tutte balle. Nella notte che copriva di ombre il mondo piansi perchè compresi che erano tutte balle.
Quando poi magicamente mi sembra di tornare con passi veloci e facili indietro, spezzo la passionale seduzione in cui mi ingabbi e lo faccio per colpa tua. Sì, tua.
Perchè mi ricordo di aver pianto e nulla può distrarmi dallo slegare la mia furia per fare una visitina nel buco nero che hai al centro del petto.
Altro che occulti labirinti del mio essere. Tu risucchi le persone.
Io non l'ho mai fatto, mi sono limitata a sbarrare loro la strada prima che si perdessero, che non tornassero più indietro e che mi accusassero di essere quello che non sono.
Tu invece sei un assassino. E io ti odio.
di Antonia Crispino
"Voglio un corpo perfetto" di M.Grazia Giordano
Viaggio nei nuovi sogni degli adolescenti di oggi.
Ambra aprì gli occhi e si stiracchiò soddisfatta . Poi infilò le mani sotto la nuca e si lasciò andare alle sue fantasticherie. Era bello svegliarsi senza che squillasse la sveglia!Era il suo primo regalo di compleanno : dormire a crepapelle. Ripescò il suo orsacchiotto sotto le lenzuola , se lo strinse per un attimo al viso e lo mise sul comodino . Guardò i peluche ammucchiati sulla mensola . A ognuno era legato un ricordo. A sera se ne sarebbe aggiunto qualche altro , ma non avrebbe dato via o buttato mai nessuno , neppure il vecchio e consumato Scaldello di quando era piccina . Dovevano essere le undici forse mezzogiorno . Era evidente che i pensieri mattutini erano tutti piacevoli : pregustava mille piccoli pensieri che si sarebbero succeduti nelle prossime ore .
Aveva deciso di dedicare tutta la giornata alle cose che le piacevano di più . Pensò divertita , come al solito, che non avrebbe ricevuto una sola telefonata , non sarebbe arrivato alcun messaggio di auguri : tutti avrebbero fatto finta di aver dimenticato . Quando sarebbe tornata a casa – tardi come al solito – la mamma si sarebbe scusata di non aver potuto preparare niente e quando lei avrebbe finto una faccia dispiaciuta , voilà si sarebbero materializzati tutti i suoi amici e qualche parente più caro . E poi i regali .… Cosa gli avrebbero regalato gli amici ? Ai genitori aveva chiesto di non comprare regali , ma di convertire in soldi i regali :le sarebbero serviti per realizzare un sogno che le era cresciuto dentro negli ultimi mesi . Chiuse gli occhi compiaciuta e vide il suo idolo – Kate Moss- che sfilava leggera ed elegante tra gli applausi . Sarebbe successo pure a lei – ne era sicura- presto , molto presto . Un rumore sordo , soffocato , la distolse dai suo sogni . Era sicuramente Tatiana che , come tutti i giorni dispari , faceva le pulizie di casa . Come era cara ! La conosceva fin da bambina . Allora le faceva da baby-sitter e le cantava delle nenie dolcissime nella sua lingua sconosciuta .Decise di alzarsi , andò verso lo specchio e facendo aderire con la mano la camicia al corpo , si specchiò prima di fronte , poi da una lato e poi dall’ altro , per controllare le forme . Con pollice , indice e medio strinse a pinza i fianchi , uno dopo l’altro , per controllare che non ci fosse la benché minima traccia di grasso o di cellulite . Doveva essere tutto perfetto . Per i capelli sarebbe andata dal parrucchiere migliore della città Freddy , che come al solito l’avrebbe consigliata per il meglio . Ambra completò il suo make-up . Scelse un ombretto da abbinare all’abbigliamento e aggiunse un po’ di matita per sottolineare e sfumare gli occhi .
Dopo aver visto l’effetto complessivo , si diresse da Freddy .Guardò l’orologio era ancora troppo tempo . Si sedette a gambe incrociate sul divano , evitando di poggiarsi alla spalliera per impedire che la maglietta si sgualcisse , e cominciò a sfogliare delle riviste di moda . Erano la sua passione . Non si stancava mai di guardare i vari modelli . Guardava estasiata le foto curatissime e levigatissime della pubblicità . A volte , stando davanti allo specchio , cercava di imitare le pose – risolute , languide , ammiccanti – delle modelle . Dopo i consigli di Freddy , era finalmente pronto tutto , vestito, trucco , acconciatura . Ritornò a casa , accolta dalla mamma che baciò sulle guance Ambra facendole gli auguri. Poi si scusò per essere stata fuori tutto il tempo e per non aver potuto preparare niente . “ Non è una novità “ pensò Ambra con una punta di tristezza. L’unico impegno della mamma per il suo compleanno era sicuramente stato quello di fare alcune telefonate di invito e una telefonata di ordinazione al catering . Scacciò il pensiero triste e tornò a sorridere : era stata una bella giornata e voleva che lo fosse fino alla fine . Una volta uscita dalla stanza , la mamma prese Ambra per mano e la portò verso il salone . Come aprì la porta , si accesero le luci e scoppiò un grande applauso , con grida di auguri . Ambra passò da braccia a braccia , tra baci e abbracci . Poi arrivarono le vivande che la mamma aveva ordinati e si formarono vari gruppi , intenti a consumare e a chiacchierare . Ambra andava da un gruppo all’altro sorridendo e rispondendo ai mille complimenti. Finalmente arrivò anche il papà che si scusò per il ritardo e l’abbracciò con affetto e trasporto .La serata passò veloce , mentre gli invitati continuavano a contendersi Ambra . Poi fu la volta dei regali e infine la solita cerimonia dello spegnimento delle candeline con il rituale canto di “Tanti auguri a … “ e i ripetuti baci e abbracci con tutti gli invitati. Alla fine si ritrovarono soli la mamma , il papà ed Ambra .
La mamma chiese alla figlia se fosse andato tutto bene, Ambra rispose di si convinta ! Il padre invece era curioso di sapere come avrebbe usato quei soldi ,e quale desiderio nascosto voleva soddisfare . Ambra rispose convinta che intendeva rifarsi il seno , nonostante le preoccupazioni della madre, il suo scopo era chiaro : voleva un seno perfetto .
di M.Grazia Giordano
Fragore. di Antonia "Cassandra" Crispino
Sdraiata, senza forze. Dalla finestra vedeva solo luce e verde.
Magnolie. Presto sarebbero fiorite. Belle, delicate, candide, splendenti di pioggia sotto il sole.
Chiare come la sua pelle.
Sdraiata, vuota. Si sentiva come la gattina nera che ascoltava miagolare.
Quella che le era saltata in braccio, strusciandosi, bisognosa si coccole, dolcezze, carezze.
Quella gatta che seguiva i passanti nel parco ma che nessuno si fermava mai a raccogliere con sè.
Il nero non intenerisce nessuno e per quanto la sua pelle fosse lattiginosa e avesse il profumo dolce della magnolia, la sua
anima era cupa, nera come una tempesta.
Gli uomini di mare lo sanno bene. Sanno che quando c'è tempesta non si va tra le onde.
Gli sventurati o sprovveduti che rischiano finiscono con il conoscere le profondità di un mare tetro e non fanno ritorno.
Il nero è quasi un avvertimento, ma neppure gli audaci ormai si lanciano, neppure chi potrebbe godere, poi, di un cielo sereno, di mari navigabili. Questo viene dopo una tempesta.
E' davvero bello. Così bello che, alla fine, nessuno resiste alla tentazione di rompere di nuovo l'equilibrio.
Lei lo sentiva urlare dentro questo oceano tempestoso. Sentiva le onde infrangersi contro di lei.
Come se lei lo volesse dentro quel colore scuro. Come se lo facesse di proposito a sentirsi così.
Come se la colpa fosse sempre sua se non le capitava mai di riceverle quelle carezze.
Come se le piacesse...
di Antonia C. Crispino
Magnolie. Presto sarebbero fiorite. Belle, delicate, candide, splendenti di pioggia sotto il sole.
Chiare come la sua pelle.
Sdraiata, vuota. Si sentiva come la gattina nera che ascoltava miagolare.
Quella che le era saltata in braccio, strusciandosi, bisognosa si coccole, dolcezze, carezze.
Quella gatta che seguiva i passanti nel parco ma che nessuno si fermava mai a raccogliere con sè.
Il nero non intenerisce nessuno e per quanto la sua pelle fosse lattiginosa e avesse il profumo dolce della magnolia, la sua
anima era cupa, nera come una tempesta.
Gli uomini di mare lo sanno bene. Sanno che quando c'è tempesta non si va tra le onde.
Gli sventurati o sprovveduti che rischiano finiscono con il conoscere le profondità di un mare tetro e non fanno ritorno.
Il nero è quasi un avvertimento, ma neppure gli audaci ormai si lanciano, neppure chi potrebbe godere, poi, di un cielo sereno, di mari navigabili. Questo viene dopo una tempesta.
E' davvero bello. Così bello che, alla fine, nessuno resiste alla tentazione di rompere di nuovo l'equilibrio.
Lei lo sentiva urlare dentro questo oceano tempestoso. Sentiva le onde infrangersi contro di lei.
Come se lei lo volesse dentro quel colore scuro. Come se lo facesse di proposito a sentirsi così.
Come se la colpa fosse sempre sua se non le capitava mai di riceverle quelle carezze.
Come se le piacesse...
di Antonia C. Crispino
L ' Uomo Senza Volto. di M.Grazia Giordano
A Londra,Una notte , un ragazzo
Questa è la storia del giovane Jack ,un ragazzo di vent’anni che viveva in un quartiere elegante e raffinato di Londra nel 1839. Questo ragazzo era il figlio di un famoso avvocato di città e sua madre , era di famiglia nobile ,imparentata con il duca di York . Egli aveva ricevuto un’educazione rigida e completa e ora si accingeva ad iniziare gli studi universitari in una famosa accademia londinese . A causa soprattutto della severità della madre, Jack aveva un carattere molto timido ,insicuro e spesso intimorito ; aveva difficoltà nel conoscere amici e non era neppure riuscito ad innamorarsi per la prima volta .Nonostante gli sforzi del padre , che era una specie di dandy amante del lusso e della bella vita , il ragazzo era sempre più bloccato e chiuso in se stesso . In accademia per tutte le ore del giorno si dedicava solo agli studi e ai libri , senza perdersi neppure un minuto di lezione dei suoi professori . Ogni contatto con gli altri e l’esterno veniva da lui respinto . Una sera però, accadde qualcosa di misterioso. Era una notte buia , la pioggia sembrava non smettere mai , i tuoni erano terribili e fragorosi . Verso mezza notte Jack era ancora chino sui libri , sentì però abbaiare in giardino; ed era una cosa strana , poiché il loro cane era morto da due anni . In casa erano tutti a dormire , Jack allora decise di affacciarsi dal balcone principale . Appena messo piede fuori , un fulmine accecante lo colpì in pieno , scaraventandolo indietro e distruggendo la finestra alle sue spalle . Il ragazzo perse conoscenza e fu risvegliato la mattina seguente dalla domestica . Si preparò per andare a lezione come se nulla fosse e infatti nulla sembrava essere accaduto ; Jack sembrava ancora più introverso e timido con la mente dedita solo allo studio . Il giorno trascorse velocemente , ma la notte proprio verso mezza notte , Jack diventava un’altra persona . Una voglia irrefrenabile di alzarsi dal letto lo spingeva a prepararsi , ad indossare il suo abito più elegante con cappello e mantello . Senza dare nell’occhio si allontanava dalla villa e si dirigeva verso i quartieri più pericolosi e poveri di Londra . Il ragazzo appariva trasformato : capelli tirati indietro e non più arruffati , sguardo sicuro e coraggioso , atteggiamento di sfida verso tutti . Entrava nelle taverne e bische più pericolose , vinceva o s’imponeva con forza . In pochi attimi la timidezza e la paura erano sparite del tutto , di notte egli non era più il giovane rampollo di una famiglia altolocata , ma diventava un uomo misterioso , spesso violento e soprattutto aperto agli amici e alle donne . La mezza notte di ogni giorno accadeva ciò , di giorno studente timido e impacciato , di notte un terribile e coraggioso furfante . Tutto andò avanti per alcuni mesi fin quando in una delle sue uscite notturne , fuori all’entrata di una bisca ,Jack vide suo padre , vestito in modo a lui identico , i due incrociarono lo sguardo , quasi spaventati l’uno dall’altro . Il padre non fece in tempo a pronunziare il suo nome , che Jack si dileguò nel buio . Mentre correva verso casa , proprio all’entrata della villa sentì di nuovo un cane abbaiare ; era stanco e stremato dalla corsa , si diresse verso un grande cespuglio scuro , lì vide due pupille rosse che lo fissarono , si avvicinò coraggioso e scorse la sagoma del loro vecchio cane . Era un fantasma,un’anima dannata . Proprio mentre lo fissava , un tuono lo colpì di nuovo , squarciando la quercia di fronte a lui . Jack svenne , solo dopo alcune ore il padre di ritorno lo raccolse e lo portò in casa .Jack fu sconvolto per una lunga settimana da una febbre altissima , un malanno misterioso che per sette lunghi giorni ne impedì il risveglio ; come un coma ,senza però una reale causa . Il settimo giorno Jack si sveglio , sembrava un altro ragazzo , sguardo sereno e tranquillo , sorriso accennato , fronte limpida e non corrucciata . Sembrava finalmente aver perso la timidezza e la paura , diventando un ragazzo felice . Si alzò dal letto , si diresse in bagno sciacquò il suo viso e si guardò allo specchio : quella, non era la sua faccia.
di M.Grazia Giordano