a cura di Chiara Ciccone
Inter in vetta.Il Milan rinasce.Napoli stop.
di Chiara Ciccone
Vittorie per Inter e Milan.La Juve si prende il derby.Napoli bloccato a Genova.
L'undicesima giornata di Serie A regala tutta una serie di sorprese.Nel sabato serale l'Inter di Mancini guadagna la vetta della classifica battendo al Meazza la Roma.I Nerazzurri non sono certo belli da vedere,anzi,ma difesa solida e centrocampo roccioso bastano ad avere la meglio sulla solita Roma che è sempre bella in attacco ma fragilissima dietro.Nonostante almeno tre nitide palle gol la squadra giallorossa non riesce a bucare le maglie interiste e una volta beccato il gol di Medel non sa riprendersi.Alla fine è 1-0 Inter.Alle 18 la Juventus aveva fatto suo il derby di Torino.Una gara accesa e bella con Pogba che portava in avanti i suoi e Bovo che con un bolide permetteva al Toro di Ventura di agganciare il pari.Nel finale grande tensione e rischi da una parte e dall'altra ma la squadra di Allegri riusciva a fare suo il match al '93 grazie alla prima rete in A di Cuadrado.
Nela domenica gli occhi erano su tre gare in particolare.Alle 12.30 la Fiorentina di P.Sousa batteva in casa il Frosinone,una vera passeggiata visto che al '40 del primo tempo i Viola erano già sul 4-0.Bel gioco e velocità d'attacco sono le armi della Fiorentina e i laziali non hanno capito granchè della gara visto che ogni azione viola sfiorava la rete sistematica.Alla fine il gol della bandiera lo segna Frara,4-1 il risultato finale.
Alle 15:00 c'era a Marassi Genoa -Napoli,una gara sempre accesa.Squadre affamate di punti con il Napoli di Sarri che crea tre palle gol nette ma le imprecisioni dei suoi permettono a Perin di mettersi in mostra,i gialloblu sono meno aggressivi del solito in attacco e si limitano a difendersi,alla fine nei due tempi riesco a reggere bene e anzi qualche contropiede avrebbe anche potuto regalare la gioia della rete.Napoli spuntato e stanco e alla fine non va oltre lo 0-0 a Genova.In serata big match all'Olimpico tra Lazio e Milan.Mihajlovic conferma il suo 4-3-3 e la gara certifica la rinascita rossonera che vincono la terza gara consecutiva battendo i biancocelesti per 1-3.Difesa alta e giro palla veloce sono il segreto,Bonaventura,Cerci e il killer Bacca in gran forma,apre le danza Bertolacci,poi Mexes e Bacca fanno 0-3 su un campo in cui la Lazio non aveva mai perso.Nel finale rete di Keisna manon cambia nulla.Il Milan è sbocciato e adesso è a -5 dalla vetta.E' un Campionato che lascia senza fiato.
L'undicesima giornata di Serie A regala tutta una serie di sorprese.Nel sabato serale l'Inter di Mancini guadagna la vetta della classifica battendo al Meazza la Roma.I Nerazzurri non sono certo belli da vedere,anzi,ma difesa solida e centrocampo roccioso bastano ad avere la meglio sulla solita Roma che è sempre bella in attacco ma fragilissima dietro.Nonostante almeno tre nitide palle gol la squadra giallorossa non riesce a bucare le maglie interiste e una volta beccato il gol di Medel non sa riprendersi.Alla fine è 1-0 Inter.Alle 18 la Juventus aveva fatto suo il derby di Torino.Una gara accesa e bella con Pogba che portava in avanti i suoi e Bovo che con un bolide permetteva al Toro di Ventura di agganciare il pari.Nel finale grande tensione e rischi da una parte e dall'altra ma la squadra di Allegri riusciva a fare suo il match al '93 grazie alla prima rete in A di Cuadrado.
Nela domenica gli occhi erano su tre gare in particolare.Alle 12.30 la Fiorentina di P.Sousa batteva in casa il Frosinone,una vera passeggiata visto che al '40 del primo tempo i Viola erano già sul 4-0.Bel gioco e velocità d'attacco sono le armi della Fiorentina e i laziali non hanno capito granchè della gara visto che ogni azione viola sfiorava la rete sistematica.Alla fine il gol della bandiera lo segna Frara,4-1 il risultato finale.
Alle 15:00 c'era a Marassi Genoa -Napoli,una gara sempre accesa.Squadre affamate di punti con il Napoli di Sarri che crea tre palle gol nette ma le imprecisioni dei suoi permettono a Perin di mettersi in mostra,i gialloblu sono meno aggressivi del solito in attacco e si limitano a difendersi,alla fine nei due tempi riesco a reggere bene e anzi qualche contropiede avrebbe anche potuto regalare la gioia della rete.Napoli spuntato e stanco e alla fine non va oltre lo 0-0 a Genova.In serata big match all'Olimpico tra Lazio e Milan.Mihajlovic conferma il suo 4-3-3 e la gara certifica la rinascita rossonera che vincono la terza gara consecutiva battendo i biancocelesti per 1-3.Difesa alta e giro palla veloce sono il segreto,Bonaventura,Cerci e il killer Bacca in gran forma,apre le danza Bertolacci,poi Mexes e Bacca fanno 0-3 su un campo in cui la Lazio non aveva mai perso.Nel finale rete di Keisna manon cambia nulla.Il Milan è sbocciato e adesso è a -5 dalla vetta.E' un Campionato che lascia senza fiato.
Inter il derby è tuo.La Roma vola.Juve stop.
Lazio e Napoli bloccate con pareggi.
Tre giornate e tre vittorie per l’Inter di Mancini che vince il derby 1-0 con un gol bellissimo di Guarin e si porta in vetta alla classifica con due punti di vantaggio sulle inseguitrici cosa che non accadeva da settembre 2010.
La Giornata si era aperta con tre anticipi di sabato dove la Roma ha vinto in casa con il Frosinone 2-0, la Fiorentina ha battuto il Genoa 1-0 e il Chievo ha fermato la Juve con un pareggio(1-1). Risultato che prolunga il momento difficile dei bianconeri a un solo punto in classifica.
Sampdoria Bologna che era stata rinviata a Lunedi per maltempo è terminata 2-0 per i padroni di casa. La Lazio e il Napoli impattano,i partenopei ad Empoli nella suggestiva gara degli ex con Sarri in testa.
Tre giornate e tre vittorie per l’Inter di Mancini che vince il derby 1-0 con un gol bellissimo di Guarin e si porta in vetta alla classifica con due punti di vantaggio sulle inseguitrici cosa che non accadeva da settembre 2010.
La Giornata si era aperta con tre anticipi di sabato dove la Roma ha vinto in casa con il Frosinone 2-0, la Fiorentina ha battuto il Genoa 1-0 e il Chievo ha fermato la Juve con un pareggio(1-1). Risultato che prolunga il momento difficile dei bianconeri a un solo punto in classifica.
Sampdoria Bologna che era stata rinviata a Lunedi per maltempo è terminata 2-0 per i padroni di casa. La Lazio e il Napoli impattano,i partenopei ad Empoli nella suggestiva gara degli ex con Sarri in testa.
Il Diavolo cade a Marassi.La Juve bloccata dalla Fiorentina.Il Napoli si salva con l'Empoli. la REDAZIONE
GENOA - MILAN 1-0
A Marassi il Milan trova un Genoa agguerrito che lo fa soffrire e gli strappa i tre punti.Nelle ultime sei gare a Genova c'erano state solo gioie per i Rossoneri,ma non questa volta.La squadra di Gasperini vince 1-0 e si lancia in alto in classifica. Il gol di Antonelli, uno dei tanti ex del match, al 32' basta a stendere la compagine guidata da Inzaghi: Pippo ruota di fatto tutti gli attaccanti a disposizione (a eccezione di Fernando Torres) senza trovare il guizzo da nessuno di essi. Prima sconfitta in trasferta in campionato per il Milan, che fa un passo indietro dopo lo splendido 2-0 all'Udinese: manovra farraginosa, nonostante i rientri di De Jong e Montolivo, e poco orgoglio. Se il Genoa vola al terzo posto, il Milan continua la ricerca di se stesso.
FIORENTINA - JUVENTUS 0-0
Alla fine non succede nulla.Il pareggio tra Fiorentina e Juventus non varia la classifica e tutto resta com'era. I Viola hanno giocato la loro partita, intensa e orgogliosa, impedendo alla squadra di Allegri di avere occasioni nitide da gol e provando con le accelerazioni di Cuadrado e Mati Fernandez a pungere in ripartenza. La Juventus non è sembrata assatanata come al solito, evidentemente affaticata dai tanti impegni (esattamente come i viola) dell’ultimo periodo. Ne è uscita una gara equilibrata e scorbutica. Lo 0-0 è sostanzialmente giusto. I due 3-5-2 speculari si sono annullati e, anzi, i due esterni di casa, Alonso e Joaquin, hanno vinto i rispettivi duelli con Evra e Pereyra. La Juventus interrompe così la sua striscia di sei successi consecutivi tra campionato e Champions, mentre la Fiorentina prosegue il suo percorso di crescita e allunga la sua imbattibilità a 4 gare tra A ed Europa League. Male Llorente, mezz’ora fumosa per Tevez: l’attacco che aveva prodotto 19 gol negli ultimi sei turni è stato disinnescato. Ma la Champions (gara decisiva con l'Atletico martedì) che incombe può aver prosciugato energie mentali. Nei toscani negativo Gomez, mal assistito dai compagni e completamente fuori dagli schemi di Montella.
NAPOLI - EMPOLI 2-2
Al San Paolo la classe operaia va (quasi) in paradiso e lo fa alla vecchia maniera con un Empoli perfetto e laborioso per oltre un'ora di gioco contro il Napoli. Applicazione tattica, rotazioni offensive, ripartenze veloci: la squadra di Sarri domina il match per sessanta minuti almeno fino all'ultima mezzora del match quando con l'ingresso di Gonzalo Higuain, lasciato in panchina, il Napoli acquista più peso in attacco e crea almeno due occasioni per vincere la gara.Sullo 0-2 i toscani si fanno raggiungere in cinque minuti e addirittura quasi la perdono al novantacinquesimo.Ma sarebbe stato davvero troppo,pari molto più giusto.
A Marassi il Milan trova un Genoa agguerrito che lo fa soffrire e gli strappa i tre punti.Nelle ultime sei gare a Genova c'erano state solo gioie per i Rossoneri,ma non questa volta.La squadra di Gasperini vince 1-0 e si lancia in alto in classifica. Il gol di Antonelli, uno dei tanti ex del match, al 32' basta a stendere la compagine guidata da Inzaghi: Pippo ruota di fatto tutti gli attaccanti a disposizione (a eccezione di Fernando Torres) senza trovare il guizzo da nessuno di essi. Prima sconfitta in trasferta in campionato per il Milan, che fa un passo indietro dopo lo splendido 2-0 all'Udinese: manovra farraginosa, nonostante i rientri di De Jong e Montolivo, e poco orgoglio. Se il Genoa vola al terzo posto, il Milan continua la ricerca di se stesso.
FIORENTINA - JUVENTUS 0-0
Alla fine non succede nulla.Il pareggio tra Fiorentina e Juventus non varia la classifica e tutto resta com'era. I Viola hanno giocato la loro partita, intensa e orgogliosa, impedendo alla squadra di Allegri di avere occasioni nitide da gol e provando con le accelerazioni di Cuadrado e Mati Fernandez a pungere in ripartenza. La Juventus non è sembrata assatanata come al solito, evidentemente affaticata dai tanti impegni (esattamente come i viola) dell’ultimo periodo. Ne è uscita una gara equilibrata e scorbutica. Lo 0-0 è sostanzialmente giusto. I due 3-5-2 speculari si sono annullati e, anzi, i due esterni di casa, Alonso e Joaquin, hanno vinto i rispettivi duelli con Evra e Pereyra. La Juventus interrompe così la sua striscia di sei successi consecutivi tra campionato e Champions, mentre la Fiorentina prosegue il suo percorso di crescita e allunga la sua imbattibilità a 4 gare tra A ed Europa League. Male Llorente, mezz’ora fumosa per Tevez: l’attacco che aveva prodotto 19 gol negli ultimi sei turni è stato disinnescato. Ma la Champions (gara decisiva con l'Atletico martedì) che incombe può aver prosciugato energie mentali. Nei toscani negativo Gomez, mal assistito dai compagni e completamente fuori dagli schemi di Montella.
NAPOLI - EMPOLI 2-2
Al San Paolo la classe operaia va (quasi) in paradiso e lo fa alla vecchia maniera con un Empoli perfetto e laborioso per oltre un'ora di gioco contro il Napoli. Applicazione tattica, rotazioni offensive, ripartenze veloci: la squadra di Sarri domina il match per sessanta minuti almeno fino all'ultima mezzora del match quando con l'ingresso di Gonzalo Higuain, lasciato in panchina, il Napoli acquista più peso in attacco e crea almeno due occasioni per vincere la gara.Sullo 0-2 i toscani si fanno raggiungere in cinque minuti e addirittura quasi la perdono al novantacinquesimo.Ma sarebbe stato davvero troppo,pari molto più giusto.
Milan pari giusto a Cagliari e terzo posto.
la REDAZIONE
CAGLIARI - MILAN 1-1
Metti il miglior attacco del campionato (18 gol del Milan) con la squadra che gioca uno dei più bei calci offensivi (specialità della casa di Zemanlandia): tutti si aspettano caterve di gol, invece ne esce un imprevedibile 1-1, che premia i rossoneri oltremisura: con pochi meriti, conquistano anche il terzo posto a pari merito con Udinese e Samp, in attesa della Lazio. A tutto IbarboIl Cagliari comincia a mille all’ora grazie alla serata di totale grazia di capitan Conti: trova subito un lancio geniale per Sau, che apre per Ibarbo, che però aspetta troppo e si fa murare da Rami.
Ma gli uomini del tridente di Zeman sbucano da tutte le parti: Ibarbo, soprattutto, è imprendibile e si rende pericoloso con un sinistro a girare che va alto. Si continua così, fino a quando (al 24’) Sau trova il cross perfetto per la testa sempre del colombiano: Rami e De Sciglio non chiudono, Abbiati esce male e il Cagliari è meritatamente in vantaggio. Il Milan fatica a ripartire, Sau si fa anticipare da Abbiati su lancio filtrante di Ibarbo, ma due minuti dopo (siamo al 34’), Jack Bonaventura pesca il jolly: vede Cragno fuori posizione, dalla trequarti tenta il tiro e trova proprio il sette. È la seconda rete dell’ex atalantino.I rossoneri prendono coraggio e trovano un po’ le contromisure: al 37’ occasione per Muntari dal limite dell’area, ma il sinistro sfiora il palo.
Nel secondo tempo i tiri verso la porta sono pochissimi, perché il Cagliari si stanca e l’attacco del Milan affronta una fase di chiara involuzione. El Shaarawy e Honda si sfiancano sulle fasce, Torres (inserito anche dopo i suggerimenti di Silvio Berlusconi) si impegna ma non rende (e Ménez, quando lo deve sostituire al 23’ s.t. non fa certo meglio). I tentativi, da entrambe le parti, vengono quasi tutti respinti sul nascere: De Sciglio chiude su Ibarbo (filtrante di Conti), poi è Conti a deviare un destro di El Shaarawy. È sempre il capitano a rendersi pericoloso con un destro dal limite (palo esterno). Il Milan soffre meno, ma non riesce a ripartire e a rendersi pericoloso, neanche con gli ingressi di Ménez e Pazzini, così nel finale è ancora il Cagliari ad avere l’ultima occasione, con Farias che tira dal dischetto: Abbiati respinge di piede.
Metti il miglior attacco del campionato (18 gol del Milan) con la squadra che gioca uno dei più bei calci offensivi (specialità della casa di Zemanlandia): tutti si aspettano caterve di gol, invece ne esce un imprevedibile 1-1, che premia i rossoneri oltremisura: con pochi meriti, conquistano anche il terzo posto a pari merito con Udinese e Samp, in attesa della Lazio. A tutto IbarboIl Cagliari comincia a mille all’ora grazie alla serata di totale grazia di capitan Conti: trova subito un lancio geniale per Sau, che apre per Ibarbo, che però aspetta troppo e si fa murare da Rami.
Ma gli uomini del tridente di Zeman sbucano da tutte le parti: Ibarbo, soprattutto, è imprendibile e si rende pericoloso con un sinistro a girare che va alto. Si continua così, fino a quando (al 24’) Sau trova il cross perfetto per la testa sempre del colombiano: Rami e De Sciglio non chiudono, Abbiati esce male e il Cagliari è meritatamente in vantaggio. Il Milan fatica a ripartire, Sau si fa anticipare da Abbiati su lancio filtrante di Ibarbo, ma due minuti dopo (siamo al 34’), Jack Bonaventura pesca il jolly: vede Cragno fuori posizione, dalla trequarti tenta il tiro e trova proprio il sette. È la seconda rete dell’ex atalantino.I rossoneri prendono coraggio e trovano un po’ le contromisure: al 37’ occasione per Muntari dal limite dell’area, ma il sinistro sfiora il palo.
Nel secondo tempo i tiri verso la porta sono pochissimi, perché il Cagliari si stanca e l’attacco del Milan affronta una fase di chiara involuzione. El Shaarawy e Honda si sfiancano sulle fasce, Torres (inserito anche dopo i suggerimenti di Silvio Berlusconi) si impegna ma non rende (e Ménez, quando lo deve sostituire al 23’ s.t. non fa certo meglio). I tentativi, da entrambe le parti, vengono quasi tutti respinti sul nascere: De Sciglio chiude su Ibarbo (filtrante di Conti), poi è Conti a deviare un destro di El Shaarawy. È sempre il capitano a rendersi pericoloso con un destro dal limite (palo esterno). Il Milan soffre meno, ma non riesce a ripartire e a rendersi pericoloso, neanche con gli ingressi di Ménez e Pazzini, così nel finale è ancora il Cagliari ad avere l’ultima occasione, con Farias che tira dal dischetto: Abbiati respinge di piede.
Il Genoa beffa la Juventus all'ultimo minuto. |
Tabù Atalanta e Napoli bloccato sul pari. |
Milan e Fiorentina si annullano a vicenda.
la REDAZIONE
MILAN - FIORENTINA 1-1
Non riesce a Filippo Inzaghi di sfatare il tabù Fiorentina a San Siro. Lo illude De Jong nel primo tempo, ma i viola, che nelle ultime tre uscite al Meazza avevano sempre vinto contro i rossoneri, strappano un punto prezioso grazie a una bordata di Ilicic, inserito nella ripresa da Montella. Un punto a testa nel contesto di una brutta partita dove assenze e stanchezza hanno fatto la differenza. Per la prima volta i rossoneri non vincono una partita in cui vanno in vantaggio: perdono così la chance di salire al terzo posto in classifica e retrocedono al quinto (dietro l'Udinese), mentre a la Fiorentina riscatta la pesante sconfitta con la Lazio.
La squadra di Pippo Inzaghi spreca l’occasione di agguantare il terzo posto, perché va in vantaggio con De Jong su colpo di testa da calcio d’angolo al 25’ del primo tempo, ma i viola trovano il pari con un tiro di Ilicic da fuori al 19’ della ripresa, hanno qualche occasione ma senza la forza per imporsi. In mezzo, tanti errori, da una parte e dall’altra. Inzaghi sceglie Menez davanti, al posto di Torres, il francese è il primo ad andare al tiro, come di consueto svaria moltissimo, ma poi non entusiasma. I rossoneri sono più squadra, mantengono il possesso palla, ma non tirano spesso, e i tre davanti sono un po’ meno vivaci del solito.
Trova la porta il migliore in campo, che è De Jong: su calcio d’angolo lungo di Menez, Zapata di testa trova la sponda e l’olandese, sempre di testa, anticipa tutti. La Fiorentina appare spenta e delude nei suoi uomini più importanti, Babacar e Cuadrado su tutti. Il secondo tempo la palla corre un po’ più veloce, lo spettacolo migliora. Il Milan ha l’occasione al 7’ con il sinistro di Menez (parata di Neto), poi cresce la Fiorentina. Montella inserisce Ilicic (al posto di Kurtic, fin lì invisibile) e si rivela la mossa vincente. Lo sloveno, favorito da un disimpegno sbagliato di De Sciglio, va in percussione centrale e, dalla distanza, di sinistro trova l’angolino (nella circostanza Abbiati non è parso particolarmente reattivo). A quel punto il Milan si rovescia in attacco, ma le occasioni migliori sono della Fiorentina in contropiede: l’occasione più ghiotta ce l’ha Babacar, ma Alex gli sporca la conclusione.
Non riesce a Filippo Inzaghi di sfatare il tabù Fiorentina a San Siro. Lo illude De Jong nel primo tempo, ma i viola, che nelle ultime tre uscite al Meazza avevano sempre vinto contro i rossoneri, strappano un punto prezioso grazie a una bordata di Ilicic, inserito nella ripresa da Montella. Un punto a testa nel contesto di una brutta partita dove assenze e stanchezza hanno fatto la differenza. Per la prima volta i rossoneri non vincono una partita in cui vanno in vantaggio: perdono così la chance di salire al terzo posto in classifica e retrocedono al quinto (dietro l'Udinese), mentre a la Fiorentina riscatta la pesante sconfitta con la Lazio.
La squadra di Pippo Inzaghi spreca l’occasione di agguantare il terzo posto, perché va in vantaggio con De Jong su colpo di testa da calcio d’angolo al 25’ del primo tempo, ma i viola trovano il pari con un tiro di Ilicic da fuori al 19’ della ripresa, hanno qualche occasione ma senza la forza per imporsi. In mezzo, tanti errori, da una parte e dall’altra. Inzaghi sceglie Menez davanti, al posto di Torres, il francese è il primo ad andare al tiro, come di consueto svaria moltissimo, ma poi non entusiasma. I rossoneri sono più squadra, mantengono il possesso palla, ma non tirano spesso, e i tre davanti sono un po’ meno vivaci del solito.
Trova la porta il migliore in campo, che è De Jong: su calcio d’angolo lungo di Menez, Zapata di testa trova la sponda e l’olandese, sempre di testa, anticipa tutti. La Fiorentina appare spenta e delude nei suoi uomini più importanti, Babacar e Cuadrado su tutti. Il secondo tempo la palla corre un po’ più veloce, lo spettacolo migliora. Il Milan ha l’occasione al 7’ con il sinistro di Menez (parata di Neto), poi cresce la Fiorentina. Montella inserisce Ilicic (al posto di Kurtic, fin lì invisibile) e si rivela la mossa vincente. Lo sloveno, favorito da un disimpegno sbagliato di De Sciglio, va in percussione centrale e, dalla distanza, di sinistro trova l’angolino (nella circostanza Abbiati non è parso particolarmente reattivo). A quel punto il Milan si rovescia in attacco, ma le occasioni migliori sono della Fiorentina in contropiede: l’occasione più ghiotta ce l’ha Babacar, ma Alex gli sporca la conclusione.